Gli Iron Fire tornano dopo due anni di digiuno con un album tutto ferro e fuoco, incattivito dall'astinenza probabilmente ed il sentore che qualcosa stia cambiando. Nato sotto il tetto della Napalm Records, Voyage of the Damned offre una lunga e possente tracklist di ben tredici brani caratterizzati da un persistente riffing che affonda bene nel thrash, ritmi serrati si giostrano insieme a sezioni più pompose ed epiche, facendo anche spezio ad una ballad ricca di pathos a catinelle (The Final Odyssey).
Nonostante verso la fine risulti morente con brani classici che fanno appena presenza, l'album offre una vasta gamma di sonorità spaziando dall'hollywood metal (The Dark Beyond/Enter Oblivion OJ-666), attingendo al doom per pochi frangenti (Taken) e permanendo in una sorta di rabbia continua forte di un riff invischiato nel thrash di vecchia scuola. Una buona prova per i danesi.
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