giovedì 28 giugno 2012

BLAST FROM THE DUST: LUCA TURILLI'S RHAPSODY - ASCENDING TO INFINITY

ASCENDING TO INFINITY
LUCA TURILLI'S RHAPSODY

22 Giugno 2012
Squadra che vince non si cambia... o forse sì? Con una nuova line up - o quasi - Luca Turilli ed i suoi Rhapsody pubblicano il primo/undicesimo album della band che poco o nulla ha di nuovo da dare ai propri fans. I più fedeli alla causa rhapsodiana non sdegneranno l'album, poiché contiene tutto ciò di buono che la band d'italica fattura ha avuto da dare in questi anni, con qualche piccola aggiunta moderna - elementi d'elettronica sparpagliati qui e la ed alcune digressioni di cui si è già avuto modo di sentire qualcosa in Frozen Tears of Angel.
Dieci brani di cui due cover, tre per l'edizione giapponese (un brano dei Loudness) con sonorità che passano festose ed imponenti dai primi tre album dei Rhapsody fino a sfiorare i primi due del progetto solista del triestino malmsteeniano DOP che mostra come anche in musica la proprietà commutativa abbia il suo effetto, creando tuttavia un album abbastanza piacevole da mettere in ombra questi piccoli dettagli. La timbrica di Conti, infine, ricorda più il talentuoso Olaf Hayer - vocalist meglio noto per King of the Nordic Twilight e Prophet of the Last Eclipse - al celebre Lione, il che facilita ulteriormente l'approccio all'album, creando un piacevole senso di deja vu che i fan più accaniti non sdegneranno. Brani come Excalibur, Dark Fate of Atlantis, Clash of the Titans e la stessa titletrack (Ascending to Infinity) rientrano nello spettro tipico della band, in mezzo a tutto questo fanno capolino due cover: Luna di Alessandro Safina e March of Time, cover degli Helloween che riporta tanto alla mente i primi tempi dei Trick or Treat.
Potente quanto una fenice con le ali legate, staremo a vedere il seguito.
A new saga is going to begin!

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