lunedì 3 settembre 2012

BIBLE REVIEW: ANGEL WITCH - ANGEL WITCH

ANGEL WITCH
ANGEL WITCH

1980
NWOBHM
Bronze Records
Nati nel 1978 con il nome di Lucifer da un'idea del cantante e chitarrista Kevin Heybourne, gli Angel Witch sono una delle band culto della New Wave of British Heavy Metal, cui ogni fan del genere dovrebbe portare rispetto e conoscerne quantomeno il nome. Accolti nel mercato della musica dalla EMI, dopo la pubblicazione di Sweet Danger e Baphomet, brani che vennero contenuti sulla raccolta Metal for Muthas, passarono di mano alla Bronze, che nel 1980 pubblicò il primo album della band, un omonimo che diverrà poi un classico imperdibile.
Angel Witch è un lotto di dieci brani che insieme ai contemporanei British Steel, Iron Maiden e pochi altri, farà le ossa dell'heavy metal britannico; infatti non si tratta solamente di un riassunto di ciò che venne fatto fino a quel momento bensì pur attingendo a piene mani, tra gli altri, anche e soprattutto dai Black Sabbath, fu in grado di dare carattere all'opera al punto di far proprio lo stile che ne conseguì: un heavy metal oscuro, veloce ed estremamente pungente.

I britannici non si risparmiano ed attaccano con una graffiante titletrack (Angel Witch) in puro stile NWOBHM, rockeggiante e dal ritornello che ti si stampa immediatamente in testa, quasi fosse fatto apposta per un concerto; di qui un si scala una marcia rallentando appena il ritmo senza tuttavia perder colpi con Atlantis, altro brano in stile dal refrain contagioso.
Un mistico mid-tempo ci conduce nell'altro della grotta della strega bianca, White Witch, brano orecchiabile che lascia subito il passo a Confused, decisamente più incisiva dal sound saxoniano.
Al giro di boa troviamo un semi-lento oscuro dall'influenza sabbatiana quale Sorcerers, intro lenta in riverbero e ritornello possente; a scrollarci di dosso il torpore ci pensa Gorgon, un riffing di stampo new wave con nostalgici rintocchi rock n' roll ed un refrain lento che fa magistralmente da contrasto.
Per la seconda metà dell'album un tifone dal sapore britannico ci colpisce con tutta la propria potenza, riff scoppiettante NWOBHM quello di Sweet Danger - precedentemente estratto per il singolo, cui segue un lento melodico che spezza la carica accumulata su note struggenti (Free Man).
A chiudere l'album un uno-due che comprende il brano più duro dell'opera, Angel of Death, pezzo che attinge ai Diamond Head, con un riff proto-thrash. Infine cala il sipario con le poche note della strumentale Devil's Tower.

Un must non solo per gli amanti della NWOBHM, ma del metal in generale, un album che ha lasciato un segno indelebile nella mente di chi ha vissuto in diretta l'epoca e che ancora oggi mantiene vivida la propria carica.

Line up:
Kevin Heybourne - Voce, chitarra
Kevin Riddles - Basso
Dave Hogg - Batteria

Tracklist:
1. Angel Witch
2. Atlantis
3. White Witch
4. Confused
5. Sorceress
6. Gorgon
7. Sweet Danger
8. Free Man 
9. Angel of Death
10. Devil's Tower

SONGWRITING 9
REGISTRAZIONE 9
COINVOLGIMENTO 10

VOTO -> 9,3/10

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