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Con questi nove brani, i deathster nordici svelano la propria vena malevola invischiando nelle sonorità elettroniche oscure anche un pizzico di black metal che non guasta, avvelenando ulteriormente il proprio stile, senza perder colpi nel corso di una tracklist rabbiosa, nemmeno in presenza della semi-ballad (Death Won't Separate Us), brano che svela influenze AOR.
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