mercoledì 7 novembre 2012

ANIME NIGHT: SOUSEI NO AQUARION

SOUSEI NO AQUARION / AQUARION
2006
Shoji Kawamori / Satelight
Azione, Fantascienza (Mecha)

"Concentrazione!"
"Fusione!"
"Go, AQUARION!"

Gli angeli stanno per scendere sulla Terra per distruggere la razza dei senza ali e riportare il pianeta all'antico splendore. Solo un gruppo di ragazzi scelti può fermare la follia omicida di queste creature magiche: gli element, ragazzi che hanno sviluppato capacità fuori dal comune ed in grado di pilotare uno speciale angelo meccanico chiamato Aquarion, ritrovato da Gen Fudo. Dalla parte degli element le reincaranzioni di Celian e Apollonius, un'umana ed un angelo che, dodicimila anni prima si innamorarono ed unirono le forze contro la prima guerra agli angeli, nella quale l'Aquarion andò perduto.
Apollo, Silvia, Sirius, Pier e tutti gli altri element ce la faranno a fermare il nemico prima che sia troppo tardi per la razza umana?

Sousei No Aquarion o più semplicemente Aquarion – per noi poveri occidentali – è un anime composto di 26 puntate uscito nella seconda metà degli anni 2000 e rappresenta uno dei tanti eredi della mecha era di anime settantiani, nonché diretto discendente di Evangelion. Nella trama sono infatti riscontrabili elementi tipici delle serie animate anni settanta, come la terra rovinata dall'uomo stesso (così come successe in Tekkaman), l'inquinamento, il progresso ecc... ma anche elementi più tipici di serie più moderne e tematiche volte “all'essere umano” la sua crescita, l'evoluzione, il sesso, la pubertà, l'amore, le emozioni e la fratellanza; a questo si aggiungono il tema della guerra tra due fazioni simili ed opposte e la costante lotta per la sopravvivenza.
La componente adrenalinica dei combattimenti a bordo dell'Aquarion la fa da padrone, tuttavia non mancano scontri corpo a corpo tra gli element che, non sopportando la presenza di Apollo – ragazzo di strada con le doti di un element e presunta reincaranzione di Apollonius – si trovano spesso a scontrarsi contro di lui (questi scontri riportano alla mente anime come Daitarn 3 in cui Benjo combatteva abilissimamente anche senza il super robot). A dar maggior corpo alla storia troviamo personaggi abilmente caratterizzati (almeno per quanto riguarda quelli principali, quindi: Apollo, Silvia e Sirius, Pier e Reika...), ciascuno dei quali con caratteristiche differenti e la maggior parte con un background ben delineato per renderli il più umani possibili.
Degno di nota è l'omaggio all'horror anni trenta dell'episodio in cui viene data maggior profondità a Rina, element donna in carrozzina in grado di assorbire il “prana”, (energia particolare utilizzata dagli element per utilizzare le proprie abilità) bevendo sangue a mo' di vampiro, rilasciandolo a piacimento ed anche la capacità di teletrasportarsi, capacità per le quali viene spacciata per vampiro, appunto (equivoco dovuto anche alla sua anemia).
Tuttavia anche le opere più belle hanno difetti, qui li ritroviamo in episodi vaghi e riempitivi senza i quali la serie sarebbe durata circa la metà, qui lo stesso Gen Fudo  solitamente saggio ed enigmatico, pronuncia frasi pompatissime e beatamente superficiali, mentre viene lasciato il grosso al combattimento di fine puntata. Oltre a questo, le “mosse speciali” utilizzate dall'Aquarion per sconfiggere i vari nemici Leggendari, spesso vengono utilizzate 1 sola volta in tutta la serie e contro quel determinato avversario.
In sintesi: si tratta di una serie che piacerà sicuramente ad amanti di anime come Gundam (serie), Daitarn 3, Vultus 5 ed Evangelion. Gli elementi effettivamente innovativi non sono molti. Belli gli spunti di riflessione dati dalle tematiche trattate, anche se sarebbe stato meglio vederle approfondite, come fù per Tekkaman, cercando magari di non ottenere lo stesso risultato (serie cancellata).

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