venerdì 22 febbraio 2013

BIBLE REVIEW "ON DEMANDE": RICCARDO GIOGGI - A THEORY OF DYNAMICS

A THEORY OF DYNAMICS
RICCARDO GIOGGI

2012
Digital Nations
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Varcate i confini della vostra mente e preparatevi ad un viaggio in musica privo di limiti. Tra metal e rock, un po' prog un po' funk, un po' jazz ed anche un po' pop, perché le emozioni non conoscono confini. Questo è A Theory of Dynamics, primo album del chitarrista romano Riccardo Gioggi rilasciato un paio di mesi fa da Digital Nations. Titolo quanto mai azzeccato per un'opera composta da un'artista mosso più dalla pancia che dalla testa, dando vita ad un mix di tecnica, poesia e fluidità come poche se ne sentono ai giorni nostri.

Più vivace in apertura grazie a brani pieni di brio come Time Rush, Dreamt 11, Designs, nonostante quest'ultima sia resa leggermente più oscura da campane che ne scandiscono l'introduzione, e The Spy Song - giocosa ed adrenalinica. Gunti al giro di boa troviamo il brano più maturo e serio della tracklist, Every Single Step, che con toni pacati, gran melodia e vagiti di neonato in sottofondo da un evidente impressione di crescita fisica ed emotiva di una persona. 
Passata la melodica Meridians, giungiamo alle note decisamente più animate della quasi folk/country Even Tide, fino a galleggiare sulle note in arpeggio della placida Air.
Si chiude egregiamente il ciclo con la titletrack, dimostrando quanto il titolo dell'album sia azzeccato. Passaggi funk, melodici, a tratti lento, accelerazioni ed una possente intro.

Un'opera che mostra un artista pieno di fantasia ed ansioso di far parlare il proprio spirito tramite la sei corde, senza confini dettati da etichettature particolari.


Tracklist:
  1. Time Rush
  2. Dreamt 11
  3. Designs
  4. The Spy Song
  5. Every Single Step
  6. Meridians
  7. Even Tide
  8. Air (ft. Michael Manring)
  9. A Theory of Dynamics
SONGWRITING 9
REGISTRAZIONE 8,5
COINVOLGIMENTO 8,5

VOTO -> 8,7/10

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