domenica 17 marzo 2013

A NIGHT WITH: FALLEN FUCKING ANGELS

DOPO AVER RECENSITO IL TERZO ALBUM DEI THRASHER NOSTRANI FALLEN FUCKING ANGELS, CI TROVIAMO A PARLARE CON LA BAND PER SAPERNE DI PIU' SU ITALIAN RESTAURANT!

Ciao benvenuti!
Ciao Alex, grazie mille per lo spazio che ci concedi.


Terzo album e quindicesimo compleanno, due traguardi importanti per una band!
Filippo - Si in effetti è tanto tempo se guardo ai nostri inizi mi sembra passato poco tempo, mi verrebbe da dire che è volato via. Certo ci sono stati dei momenti difficili ma anche delle bellissime esperienze.
Stefano -  Anch’io lo considero un bel traguardo: ho partecipato alla rifondazione dei F.F.A. dopo lo scioglimento del 2005 e direi che abbiamo raggiunto ottimi risultati in questi sette anni … considerando diversi cambi di line up riuscire a pubblicare due album, un singolo e fare diverse date dal vivo il tutto in completa autogestione è un bel traguardo!
Alberto - Senza dubbio si, anche se per me è il primo album con la band e quindici anni fa avevo 4 anni ehehehe.
Leo - Un altro episodio di presenza metal nella Versilia

Avresti mai pensato di arrivare sin qui?
- A dire il vero no, credo però che sia un discorso diverso. Non ho mai pensato al tempo come fattore primario, al contrario ho sempre legato il "suonare" al "divertirsi" e posso dire che tutto il tempo passato significa che mi sono divertito.

C'è molta ironia in questo “Italian Restaurant”, mi viene in mente “B Movie Mania”...
F - Molti dei nostri pezzi sono molto ironici, alcuni quasi scanzonati, altri più amari. Diciamo che c'è la voglia di ridere un po' di noi e della realtà che ci circonda. Parlando del nostro nuovo disco, la title track tratta un certo snobismo degli amanti della roba etnica nei confronti della cucina nostrana. "Veganazism" prende un po' in giro certi estremismi dei vegani, mentre "Stopper" parla di quanto fosse meglio il calcio di una volta… Questo giusto per fare qualche esempio.


… visto che siamo a tema: c'è qualche B movie a cui vi siete mai ispirati?
F - Nel pezzo vengono citati "Fracchia La Belva Umana", "Cornetti Alla Crema", "Grandi Magazzini" e "Alex L'Ariete". Però, i più adatti a rispondere sono Ste o Leo, loro sono realmente dei "B Movie Maniacs", citano a memoria tantissimi film del genere … Comunque, per la cronaca, "Ludicrous Speed" è ispirata a "Balle Spaziali" di Mel Brooks, infatti il titolo in italiano vuol dire “velocità smodata”.
S - Il testo lo abbiamo scritto insieme proprio per questa mia passione legata al cinema comico/erotico italiano degli anni ’70… un tributo giusto verso un tipo di cinema che ha fatto “sognare” soprattutto i più anziani della band …
L - Ognuno di noi ha dei ricordi ben radicati nella propria infanzia e nella propria adolescenza. Potrei citare nomi e cognomi di tantissime attrici di due decenni… E’ un doveroso omaggio a tanti momenti di “solitudine”..

Per “Roadpigs on the Highway” avete avuto la possibilità di lavorare con Andreas Geremia, com'è stato?
F - Una bella esperienza, abbiamo chiesto a Gerre se era disponibile a cantare un pezzo di un nostro brano e lui ha gentilmente accettato. Apprezzo molto i Tankard, sono un bell'esempio di musica tradizionale e originale allo stesso tempo, suonano tanto in giro e sono molto alla mano.

E del brano che mi puoi dire?
F - Si tratta di un mid tempo che parla delle tante esperienze live che spesso capitano a tante bands underground. Niente tour bus o grandi arene, al contrario un'utilitaria riempita all'inverosimile per raggiungere un piccolo pub. In più, vista la nostra fame cronica, ogni 10 km ci si ferma all'autogrill… Insomma ci divertiamo anche nel piccolo eheheh.
S - L’ispirazione per il testo io la ricordo legata ad una data che facemmo in un pub della Garfagnana: per raggiungerlo bisognava attraversare l’Appennino e mi bastò accennare al fatto che saremmo passati davanti ad un posto dove facevano ottimi panini con salumi tipici che Alberto esordì con un bel “ecco, ottimo, non ho neppure fatto merenda!”
A - Come ha detto Stefano! Sicuramente una bella scena e grasse risate, e da quell'episodio dei panini è nata l'idea per il pezzo e abbiamo pensato che Andreas sarebbe stato perfetto per cantare e così è stato.
L - Io come al solito ero davanti ad aspettare i tre “ciccioni” ahhahaha. Ultimamente però siamo migliorati non abbiamo più un’utilitaria. It’s a long way…..

Qual è il brano di cui andate maggiormente fieri di questo nuovo lavoro?
F - A mio parere la title track è un gran bel riassunto di cosa siano i FFA. Sound, tematiche e la nostra attitudine, tutto "cotto a puntino".
A - Per quanto mi riguarda il mio pezzo preferito del disco è “Ludicrous Speed”, divertente da suonare e molto solida e massiccia.
L - “Less But Better”, vagamente oscura e criptica.
S - Per me “Roadpigs …” e “Annapurna”, un pezzo che giudico un bel salto a livello di maturazione a livello tecnico – compositivo.

Come descrivereste “Italian Restaurant?”
F - Direi che si tratta di un disco divertente fatto per divertire chi lo ascolta. Qualcuno ha scritto che è un album da sentire gustando una quattro stagioni e con una birra in mano. Personalmente ritengo che si tratti della "definizione perfetta".
A - Un inno alla cucina italiana, agli autogrill e al non prendersi mai troppo sul serio.
S - Un disco discretamente vario e divertente, veloce e coinciso!
L - Un altro passo in avanti.

Domanda un po' cattiva: hai qualche rimpianto alle spalle?
F - No, certo ci sono stati i momenti difficili ma credo che siano parte integrante della vita di ogni band.

Quali sono i vostri prossimi progetti?
F - Suonare live per promuovere il disco. Certo, lavoriamo tutti e con questi chiari di luna è sempre difficile. Però stiamo cercando
nuove date e posso dirvi che dal vivo ci divertiamo parecchio eheheh
S - Al momento cercare date per promuovere il disco … per il resto si vedrà !

I tre album a cui non puoi mai rinunciare!
F - Razor - Violent Restitution, Exciter - Kill After Kill, Solitaire - Extremely Flammable.
A - Dokken - Under Lock and Key, AC/DC - Highway to Hell, Def Leppard - Pyromania.
L -  I tre album … della serie “Isola: cosa ti porti dietro …”, accidenti … “Signora Bovary” di Francesco Guccini, “Killing Technology” dei Voivod e “Victim In Pain” degli Agnostic Front
S - Questa è la domanda più difficile dell’intervista ma proviamoci … “Piece Of Mind” degli Iron Maiden, “British Steel” dei Judas Priest e “Ace Of Spades” dei Motorhead, ma se mi rifai la domanda fra un’ora te ne potrei dire tre diversi!

Volete lasciare un messaggio ai lettori?
F - Un ringraziamento a chiunque abbia ascoltato il nostro disco e a voi per lo spazio che ci concedete… W la porchetta.
L - Grazie, grazie e grazie … Elvis has left the building ...
S - Grazie per lo spazio, ascoltate “Italian Restaurant” … stay heavy !
A - Grazie mille per l'intervista, ascoltate il disco e ci risentiamo alla prossima!

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