mercoledì 27 novembre 2013

BIBLE REVIEW "ON DEMANDE": WALPURGIS NIGHT - MIDNIGHT WANDERER

MIDNIGHT WANDERER
WALPURGIS NIGHT

Ottobre 2012
My Graveyard Productions
NWOIHM

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Under the Moonlight (2011)

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Nati in territorio piemontese, a distanza di oltre trent'anni dal culmine del proprio genere d'appartenenza, i Walpurgis Night sono una giovane band di stampo NWOIHM (che non è una malattia, ma l'acronimo di New Wave of Italian Heavy Metal) nata nel 2009.
Nonostante fossero ancora piuttosto suonassero ancora piuttosto grezzi: i cinque: Sofia Shores al basso, Stefano Cavallotto alla batteria, Mark Shores (ex-Iron Curtain) e Alex Panza (già noto come axeman dei thrasher Endovein) alle chitarre e Giuseppe “Beppe” Brugnano alla voce; esordiscono nel 2010 con un primo demo omonimo al quale succede – finalmente – un debut album di tutto rispetto: Under the Moonlight.
Rilasciato a marzo 2011 dopo aver siglato un accordo con My Graveyard Productions – per la quale rilasceranno anche il successore – Sotto la luna piena è un lotto di dieci brani che nonostante la registrazione ai livelli di un garage album, mostra evidente la carica e la passione con cui la band esercita la propria vena artistica, nonostante il carattere proprio della band sia piuttosto povero e mostri evidente le proprie radici britanniche.

Dopo aver dato alla luce la propria prima fatica in studio, i Walpurgis Night subiscono un brusco cambio alla line up che vede cantante e drummer sostituiti rispettivamente con Stefano Balma (ex-Endovein) e, successivamente, Marcello Leocani. Grazie all'ingresso di Stefano, il combo riuscì a rilasciare per luglio 2012 il primo assaggio di quel che sarà il secondo capitolo della saga dei piemontesi d'animo britannico, vale a dire il brano Ghost of Dublin (per il quale verrà successivamente realizzato un videoclip in puro stile ottantiano), pubblicato sullo split Satan's Bride / Ghost of Dublin per Dying Victims Productions.
Con l'ingresso del batterista e l'arrivo di autunno 2012, i Walpurgis Night rilasciano il secondo album della propria carriera, vale a dire Midnight Wanderer, rilasciato anch'esso via My Graveyard Productions come il precedente album.

Apre le danze l'introduzione teatrale di Immortals, brano con cui i nostri si lanciano immediatamente verso l'ascoltatore, facendo ampio sfoggio di riff risorti dalla bel epoque del british metal, attingendo copiosamente dai padri fondatori e ben più noti, abilmente accostati agli acuti di Stefano Balma; la corsa prosegue fluente sulle ali del micidiale uno-due The Cry of the Witch/Stellar Gardener, che ancora una volta mettono in risalto la carica del combo.
Melodica introduzione per la titletrack che si accende rapidamente, per poi lasciare il posto alla tiratissima Ghost of Dublin. L'ombra della Vergine di Ferro incombe minacciosa sulle note di To the Brother of Helipolis, brano dalla potente intro strumentale, fino a chiudere con l'immensa Stories from an Astral Journey, cosparsa da giri armonici a dir poco raffinati ed un solo d'eccezione nella prima metà.

Nonostante la registrazione di Midnight Wanderer sia sicuramente migliore rispetto a quella del suo predecessore, non è pregio sufficiente a colmare le lacune della band, la quale nonostante sfoggi brani incalzanti e coinvolgenti, manca di carattere andando quindi ad accostarsi troppo facilmente a mostri sacri del settore quali Iron Maiden, Diamond Head e Satan, senza contare che Midnight Wanderer tende a standardizzarsi molto presto.
Un progetto che sicuramente farà piacere conoscere ai nostalgici del genere, per quanto ancora piuttosto acerbo.

Line up:
  • Sofia Shores – Basso
  • Marcello “Cell” Leocani – Batteria
  • Mark Shores – Chitarra
  • Alex Panza – Chitarra, cori
  • Stefano Balma - Voce
Tracklist:
  1. Immortals
  2. The Cry of the Witch
  3. Stellar Gardener
  4. Midnight Wanderer
  5. Ghost of Dublin
  6. To the Brothers of the Sun
  7. Sons of the Fallen
  8. Stories from An Astral Journey
SONGWRITING 6,5
REGISTRAZIONE 6,5
COINVOLGIMENTO 6

VOTO -> 6,3/10










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