MIDNIGHT WANDERER WALPURGIS NIGHT Ottobre 2012 My Graveyard Productions NWOIHM < Precedente Under the Moonlight (2011) Successivo > ? |
Nonostante fossero ancora piuttosto
suonassero ancora piuttosto grezzi: i cinque: Sofia Shores al
basso, Stefano Cavallotto alla batteria, Mark Shores
(ex-Iron Curtain) e Alex Panza (già noto come axeman
dei thrasher Endovein) alle chitarre e Giuseppe “Beppe”
Brugnano alla voce; esordiscono nel 2010 con un primo demo
omonimo al quale succede – finalmente – un debut album di tutto
rispetto: Under the Moonlight.
Rilasciato a marzo 2011 dopo aver
siglato un accordo con My Graveyard Productions – per la quale
rilasceranno anche il successore – Sotto la luna piena
è un lotto di dieci brani che nonostante la registrazione ai livelli
di un garage album, mostra evidente la carica e la passione con cui
la band esercita la propria vena artistica, nonostante il carattere
proprio della band sia piuttosto povero e mostri evidente le proprie
radici britanniche.
Dopo aver dato alla luce la propria
prima fatica in studio, i Walpurgis Night subiscono un brusco cambio
alla line up che vede cantante e drummer sostituiti rispettivamente
con Stefano Balma (ex-Endovein) e, successivamente,
Marcello Leocani. Grazie all'ingresso di Stefano, il combo
riuscì a rilasciare per luglio 2012 il primo assaggio di quel che
sarà il secondo capitolo della saga dei piemontesi d'animo
britannico, vale a dire il brano Ghost of Dublin (per il quale
verrà successivamente realizzato un videoclip in puro stile
ottantiano), pubblicato sullo split Satan's Bride / Ghost of
Dublin per Dying Victims Productions.
Con l'ingresso del batterista e
l'arrivo di autunno 2012, i Walpurgis Night rilasciano il secondo
album della propria carriera, vale a dire Midnight Wanderer,
rilasciato anch'esso via My Graveyard Productions come il precedente
album.
Apre le danze l'introduzione teatrale
di Immortals, brano con cui i nostri si lanciano
immediatamente verso l'ascoltatore, facendo ampio sfoggio di riff
risorti dalla bel epoque del british metal, attingendo copiosamente
dai padri fondatori e ben più noti, abilmente accostati agli acuti
di Stefano Balma; la corsa prosegue fluente sulle ali del
micidiale uno-due The Cry of the Witch/Stellar Gardener,
che ancora una volta mettono in risalto la carica del combo.
Melodica introduzione per la
titletrack che si accende rapidamente, per poi lasciare il posto alla
tiratissima Ghost of Dublin. L'ombra della Vergine di Ferro
incombe minacciosa sulle note di To the Brother of Helipolis,
brano dalla potente intro strumentale, fino a chiudere con l'immensa
Stories from an Astral Journey, cosparsa da giri armonici a
dir poco raffinati ed un solo d'eccezione nella prima metà.
Nonostante la registrazione di
Midnight Wanderer sia sicuramente migliore rispetto a quella del suo
predecessore, non è pregio sufficiente a colmare le lacune della
band, la quale nonostante sfoggi brani incalzanti e coinvolgenti,
manca di carattere andando quindi ad accostarsi troppo facilmente a
mostri sacri del settore quali Iron Maiden, Diamond Head
e Satan, senza contare che Midnight Wanderer tende a
standardizzarsi molto presto.
Un progetto che sicuramente farà
piacere conoscere ai nostalgici del genere, per quanto ancora
piuttosto acerbo.
- Sofia Shores – Basso
- Marcello “Cell” Leocani –
Batteria
- Mark Shores – Chitarra
- Alex Panza – Chitarra, cori
- Stefano Balma - Voce
Tracklist:
REGISTRAZIONE 6,5
COINVOLGIMENTO 6
VOTO -> 6,3/10
- Immortals
- The Cry of the Witch
- Stellar Gardener
- Midnight Wanderer
- Ghost of Dublin
- To the Brothers of the Sun
- Sons of the Fallen
- Stories from An Astral Journey
REGISTRAZIONE 6,5
COINVOLGIMENTO 6
VOTO -> 6,3/10
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