BIBLE REVIEW: AFTER FOREVER - INVISIBLE CIRCLES

INVISIBLE CIRCLES
AFTER FOREVER
25 Marzo 2004
Transmission Records
Symphonic Gothic Metal/Rock

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Remagine (2005)

A tre anni dalla release del secondo full lenght Decipher e con un chitarrista / main songwritter in meno (Mark Jansen che nel frattempo aveva messo in piedi i Sahara Dust, poi divenuti Epica e coi quali aveva rilasciato il debut album The Phantom Agony, ma questa è un'altra storia!), gli olandesi After Forever non si perdono eccessivamente d'animo ed arruolato nel 2004 il giovane Bas Maas (che resterà con la band fino allo scioglimento nel 2009 e quindi per le successive release), mettendo in cantiere il proprio terzo album: Invisible Circles. 
Pubblicato il 25 Marzo del 2004 - come i precedenti - via Transmission Records, Invisible Circles presenta un sound notevolmente più orecchiabile del mood precedente, avvicinato, per casualità o volutamente, al sound dei colleghi guidati da Mark, avvicinando - in chiusura - le proprie sonorità allo stampo sinfonico dei Kamelot, dei quai gli Epica prendono il nome dall'omonimo album.
Ciò nonostante Invisible Circles presenta un gran lavoro d'arrangiamento mostrando il meglio di se nella prima metà della tracklist, con riffing possenti ed un'immensa performance di Floor. Se non fosse per brani in chiusura come Life's Vortex o Two Sides, per le note di tastiera decisamente fuori contesto con il resto dell'album, l'opera risulterebbe senz'ombra di dubbio ben più che semplicemente godibile. Caldamente consigliato per fans dei primi Epica.

Line up:
Floor Jansen - Voce
Andre Borgman - Batteria
Luuk van Gerven - Basso
Lando van Gils - Tastiera
Sander Gommans - Chitarra, voce
Bas Maas - Chitarra, voce

Tracklist:
1. Childhood in Minor
2. Beautiful Emptiness
3. Between Love and Fire
4. Sins of Idealism
5. Eccentric
6. Digital Deceit
7. Through Square Eyes
8. Blind Pain
9. Two Sides
10. Victim of Choices
11. Reflections
12. Life's Vortex

SONGWRITING 7,5
REGISTRAZIONE 8
COINVOLGIMENTO 8 

VOTO -> 7,8/10