THE ENEMY WITHIN MINDWARS 27Ottobre 2014 |
Brillantemente registrato e caratterizzato per brani dall'ottimo guitar work (come per Death Comes Twice o Chaos), con momenti decisamente più speed che si alternano ad altri decisamente più pesanti e groove (è il caso di Crash e Lost), l'album si dimostra sicuramente vario e per nulla monotono, offrendo a thrasher incalliti il pane quotidiano di cui possono andare in cerca, lasciando invece l'amaro in bocca a chi è in cerca di novità, dimostrandosi, quindi, un disco che omaggia prevalentemente il sound di fine anni 80. Un buon primo passo per questa nuova avventura del duo Alvord/Vitari, dal quale ci si può aspettare ben di più.
Brani menzionati:
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