venerdì 30 gennaio 2015

BIBLE REVIEW: NERVOCHAOS - THE ART OF VENGEANCE

THE ART OF VENGEANCE
NERVOCHAOS

5 Giugno 2014
Coguelo Records
Death / Thrash Metal

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To the Death (2012)

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Nervochaos, band brasiliana all'attivo dalla metà degli anni novanta e fondata da Eduardo Lane, attuale batterista della band e unico membro della formazione originale ancora nella band. I Nervochaos debuttano nell'ormai lontano 1996 con un demo omonimo, seguito due anni più tardi dall'album di debutto della band rilasciato via Muvuca Records, dal titolo Pay Back Time. Verso la fine del secolo scorso, Eduardo Lane fonda una propria label per la quale gli stessi Nervochaos rilasceranno un demo (2000), un ep (2004), un live album (2011) e due album, Quarrel in Hell (2006) e Battalions of Hate (2010). La label sfortunatamente chiude i battenti tra il 2011 ed il 2012, ma l'avventura della band prosegue e sempre nel 2012 rilasciano To the Death, quinto album della propria discografia per Cogumelo Records, con la quale rilasciano inoltre il loro ultimo full lenght The Art Of Vengeance nell'estate 2014 (5 Giugno).

Prodotto da Alex Azzali (Mechanical God Creation, Soul Rape, Furor Gallico), The Art of Vengeance nei suoi 12 pezzi (DVD escluso) dimostra una band dal sound roccioso e ben variegato, con svariate infiltrazioni thrash palpabili sin dall'opener The Harvest (per il quale è stato rilasciato un lyric video, visualizzabile qui sotto nda), alternati ad ispirazioni a sonorità ben più nordiche quasi viking, rintracciabili nelle seguenti For Passion not Fashion e ancor di più nella amonamarthiana The Devil's Work (sotto il video ufficiale, nda) in cui fa capolino un guitar work veramente eccezionale. Oltre ai brani già menzionati, The Art Of Vengeance prosegue sulle ali della cattivissima ed incisiva Betrayed, dallo speed riffing assassino, schiantandosi sulla ben più groove e massiccia From Below and Not Above.
L'intricata Blood Ritual segue a ruota la traccia lasciata dal brano precedente, mettendo in vista le doti del bassista Felipe Freitas grazie ad un buon giro di basso, mentre i nostri continuano a pestare pesantemente sulle note dell'orecchiabile Rotten Moralism. Nuova tempesta di note con l'altalenante nella blackened death Shadows of Destruction, dal crescendo in chiusura accompagnato da riff a dir poco putridi; tornando a note più classicamente death con la corposa Ghost of the Past
Procedendo a rotta di collo tra la potente What Is Dead May Never Die e l'altrettanto orecchiabile The Legacy is Pain, The Art of Vengeance si chiude sulle note della lenta ed oscura Lightless, dal lentissimo riffing quasi onirico.

Volendo a tutti i costi cercare il pelo nell'uovo, unico difetto dell'album è probabilmente un vocalist decisamente monotono che rende, ciò non toglie che The Art of Vengeance mostra il frutto di anni di attività pregressa di Eduardo e dei suoi Nervochaos per oltre quaranta minuti di buon extreme metal che farà gola ai fans del sound più classico del genere.

Line up:
Edu - Batteria
Felipe - Basso
Quinho -  Chitarra, cori
Guiller - Voce, chitarra

Tracklist
1. The Harvest
2. For Passion Not Fashion
3. The Devil's Work
4. Betrayed
5. From Below and Not Above
6. Blood Ritual
7. Rotten Moralism
8. Shadows of Destruction
9. Ghost of the Past
10. What Is Dead May Never Die
11. The Legacy is Pain
12. Lightless

The Harvest - Lyric video


The Devil's Work - Official video


For Passion not Fashion - Official video

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