OUIJA DEAD WITCHES 10 Febbraio 2017 |
Nei suoi cinque pezzi e mezzo, il combo dopo una breve intro ci accompagna dall'inizio alla fine con una serie songs dai riff sabbathiani (forse troppo) acidi e pesantissimi, caratterizzate da bassi potenti e vocals distorte all'inverosimile ma ad un volume comunque accettabile, mantenendo dall'inizio alla fine un ritmo disperatamente lento perfetto per enfatizzare il sound cupo dell'intero disco, persino in Drawing Down The Moon, pezzo più catchy del lotto che tuttavia non si discosta eccessivamente dal theme principale dell'opera.
Ouija si dimostra quindi un disco per nostalgici che nulla aggiunge al panorama musicale attuale, riportando nuovamente in auge nel migliore dei modi un sound polveroso e dimenticato ai più, dimostrando che può ancora riservare belle sorprese.
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