Breve ma deciso. Ventiquattro minuti veramente intensi nei quali i napoletani Turma scatenano un potentissimo Kraken caratterizzato da riff poderosi supportati da una sessione ritmica scatenata che la fa da padrone, specialmente in pezzi come l'incasinatissima Feel No Pain, diventando forse troppo singhiozzante per pezzi come Forgotten o la conclusiva Rebecca's Shield, sipario senza dubbio interessante specie per le venature industrial sperimentali che ne aumentano la caratterizzazione. Kraken dalla voce potente quasi in squealing in certi punti, dettaglio tutt'altro che trascurabile e che contribuisce, insieme al resto, a rendere tutt'altro che semplice l'ascolto di questo debut album autoprodotto dall'orchestrazione certosina che se, preso sotto gamba, potrebbe sembrare uno tra tanti vagiti delle band moderne, cosa che senz'altro non è.
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