BELOVED ANTICHRIST THERION 9 Febbraio 2018 |
Avevano promesso un'opera d'arte titanica senza precedenti ed hanno mantenuto la promessa per un buon settantacinque percento. Rilasciato poco più di un mese fa per Nuclear Blast, la nuovissima rock opera degli svedesi Therion non ha certamente bisogno di presentazioni dopo un promoting così efficace, tuttavia è bene ricordare l'immensità di un lavoro del genere al quale hanno lavorato numerose guest (esigenza dovuta per qualcosa come ventinove personaggi di plot), dando vita a qualcosa che difficilmente rivedremo sugli scaffali, un lavorone composto di quarantasei brani per oltre tre ore di riproduzione, la cui orchestrazione raffinata e la registrazione cristallina danno il meglio di se con un'amplificazione decente più che in cuffia e peggio ancora in pc, avvolgendoti a tutto tondo con un tripudio di cori lirici e sinfonia classical/pop estremamente teatrale fin dalle prime note di Turn from Heaven e legando un pezzo all'altro con assoluta maestria, per quanto twist come il passaggio a Through Dust, Through Rain, caratterizzata da una sinfonia alla ultimi Nightwish, rappresentino decisamente qualcosa di particolare, per non parlare di colpi di coda decisamente più energici come la quasi natalizia Anthem, meglio ancora l'assalto power di chicche come Night Born e Behold Antichrist, fatte per risvegliare ascoltatori poco abituati a troppa raffinatezza, oltre a ricordarci che il combo ha comunque radici decisamente più solide.
Nonostante la classe, tuttavia, una tiratina d'orecchie andrebbe fatta; mentre già la presenza di svariate riempitive può dar fastidio e contribuisca a rendere l'opera indigesta, l'ultimo quarto di disco non è assolutamente ai livelli dei primi tre. Graffi non da poco, su un diamante che altrimenti sarebbe senza dubbio scintillante.
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