ADORE NUMENOREAN 12 Aprile 2019 |
In questo caricatore da dieci colpi fanno la loro dannata figura sicuramente Portrait of Pieces e Regret, entrambe caratterizzate da ottimi intrecci, drum session all'altezza della situazione e, nella seconda, perfino un momento di respiro che ne aumenta degnamente il pathos. Lascia inoltre il segno anche Horizon, brano più potente ed aggressivo di Adore che, dopo quanto detto, è come ricevere uno schiaffo ad una festa - anche se non così tanto memorabile, sfortunatamente. Anche la title track butta un bel po' di carne al fuoco grazie alla prima parte che vede un intro a base di melodic heavy riffing che volge ben presto in una seconda ben più movimentata, nella quale la vena prog dell'opera pulsa copiosamente.
Per quanto suoni più diretto del precedente disco, Adore svela inevitabilmente una band attualmente in fase di sperimentazione, tuttavia, pur proponendo qualche spunto interessante, lascia un po' perplessi un po' come un puzzle con evidentemente troppi pezzi per andare a comporre l'immagine finale.
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