PHYLOGENESIS ABYSMAL DAWN 10 Aprile 2020 |
Tre anni dopo la firma del contratto con l'eclettica label underground, la death metal band dall'anima nera e dal cerebro polimorfico, tira fuori dal cilindro il tentacolare Phylogenesis, quinta fatica in studio a ben sei anni dal precedente Obsolescence, nel quale vengono messi senza dubbio in primo piano le sessioni strumentali, quelle di Mundane Existence per esempio ti mettono subito in riga, grazie ad un guitar work articolato e ben intrecciato ad un drumming decisamente assassino che ti polverizza con un blast finale. Un opener coi fiocchi fatta per far capire all'ascoltatore che è tempo di drizzare le antenne ed affinare i sensi, poiché gli intrecci, senza nulla togliere al rabbiosissimo vocione di Charles Elliott, nell'album sono all'ordine del giorno. Non mancano tuttavia brani più terra terra e "da pogo", nei quali la band assale a testa bassa un tutto ciò che trova sul suo cammino, come A Speck in the Fabric of Eternity. Chiude il cerchio The Lament Configuration, brano decisamente più cupo, dalle ritmiche quanto mai variegate.
Pur non inventando granché di già sentito, gli Abysmal Dawn con Phylogenesis si son saputi reinventare al meglio mettendo ben a frutto il tempo speso e servendo rovente un piatto che di sicuro non resterà indigesto.
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