HABITS ELEPHANT TREE 24 Aprile 2020 |
Il terzo disco è generalmente una tappa importante per una band e di sicuro conviene arrivarci preparati, con le carte in regola e con tanta buona farina nel sacco... e bisogna dire che gli Elephant Tree abbiano colto quasi nel segno. Sì, solo quasi, ma solo perché era difficile replicare i risultati del precedente omonimo, tuttavia il nuovo full lenght del nostro elefante londinese c'è da dire che lascia il segno.
Habits, questo il titolo del nuovo album della formazione, in uscita il prossimo 24 Aprile, con tutto il peso dei propri riff pachidermici pur non arrivando ai livelli del self-titled rivela di essere il frutto di una ricerca costante, che accosta a sonorità di un polveroso 60s a base di Pink Floyd e co. con una spruzzata di modernità più presente nella seconda parte del disco che nella prima e brillando di luce propria nella malinconia degli archi di The Fall Chorus e soprattutto nella finta ballad finale, Broken Nails, che dopo una buona intro in acustico, ma non per questo meno onirico rispetto al resto del disco, ti abbatte in un colpo solo con la sua ombrosità. Tutto questo senza nulla togliere a Sails, brano d'impronta classica più alla Electric Wizard che fa il suo "pesante" lavoro.
Classicità con un minimo di carattere in grado di mettere bene o male tutti d'accordo.
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