domenica 8 gennaio 2012

BIBLE REVIEW "ON DEMANDE!": GRÖNHOLM

GRÖNHOLM – Silent Out Loud
FIN
Lion Music
Full Lenght
Data di rilascio 16/09/2011
La band finnica guidata dall'eclettica mente di Mika Grönholm continua imperterrita il proprio lavoro. Dopo aver pubblicato un discreto debut album nel 2010 progressive e dal retrogusto vagamente melodico, tornano sulle scene sbattendo il muso e digrignando i denti con un album meno ragionato e più diretto rispetto al precedente.

Silent Out Loud è un album che già dal titolo si presenta poliedrico, prestandosi alle più fantasiose interpretazioni, facendo continui cambiamenti di sonorità che vanno da un heavy incalzante, a ritmiche più pesanti che schiacciano ed opprimono, frammentate da qualche brano più elaborato ed un paio di brani instrumentali, novità assoluta rispetto al capitolo precedente della saga Grönholm. Un album su un piano totalmente differente rispetto a Eyewitness of Life - che invece si presentava poi lineare ed a tratti anche noioso. Riff heavy, progressive rock e metal, grunge; un album dalle mille facce che ben si presta ad essere ascoltato e riascoltato.

Ad aprire le danze troviamo un elegante opener, Cross of Mind che a seguito di una rapida e fluida introduzione ci porta su un riff incalzante e perennemente in decollo, per poi sfociare in un refrain teatrale ed imponente.
Non abbiamo il tempo per riposarci che Distorted Eyes irrompe nella nostra mente, con il proprio riff serpeggiante che segue la scia del precedente brano, per poi arrivare ad un ritornello dal vago sentore ipnotico.

La ricerca della propria stella benevola porta su altri orizzonti, su di una canzone dal riff pesante e dalla ritmica nettamente più lenta ed ipnotica che esplode in un refrain tirato a dovere, Under My Star brano dal riff duro e graffiante quanto basta per lasciare un marcato segno del proprio passaggio.
Il clima pressante svanisce lentamente al progredire di Vanity, la cui 'introduzione heavy metal smorza il proprio furore con un dolce riff melodico, tornando poi come un ritorno di fiamma in un ruggente refrain.
Riff possenti tornano a dar segno di se sorretti da giri di basso notevoli, Out of the Nest brano ispirato – come il precedente - da una buona dose di grunge, ci avvolge coi suoi cori in un ritornello che sembra alleggerire il clima di pesantezza della canzone.
Clima più melodico introdotto da un riff d'apertura incalzante che ci conduce in scioltezza sulle ali di un refrain dai chiari tratti rock oriented, Race Is On ci viene scagliata contro provocando dolci brividi come una palla di neve sulla pelle nuda, lasciando piacevolmente sorpresi per un solo di tastiera che cede il passo ad un giro di note ben costruito.

Di qui si passa alla parte più ragionata ed enigmatica di tutto l'album. La seconda parte dell'album parte da Giant Step, un brano strumentale in continui passaggi da riff melodici e solari a riff più pesanti, in un alternarsi scandito magistralmente da un brillante Tom Rask.
Una serie di pennate su di una chitarra pulita che poco ha a che fare con la pesantezza dei primi brani della tracklist, ci porta indietro nel tempo, a ripensare a tempi passati con cadenze folk ed un riff melodico, Set the Stones in una manciata di note sognanti ci porta agli anni settanta in cui il prog rock ed il rock psichedelico si fondevano in una gamma suoni magici.

Il pezzo di chiusura dell'album è introdotto da una breve traccia strumentale, un giro melodico in arpeggio da parte di uno stupefacente Mika in Dawn of a Dream, poche note che si chiudono con un sospiro che apre le porte a mille interpretazioni differenti.
L'album si chiude con un brano dall'atmosfera più cupa e mistica. Away note che piovono a catinelle lungo una tastiera, lente e solenni per una canzone suggestiva

Un album poliedrico, dalle mille facce diretto che lascia il segno e nonostante ciò in grado di lasciare aperti ampi spiragli di riflessione sulle tematiche proposte dalla band nei brani, in grado di lasciare qualcosa di nuovo ad ogni nuovo ascolto.

Line Up:
Markku Kuikka - Voce
Mika Grönholm - Chitarra, basso, tastiere
Tom Rask - Batteria

Tracklist:
1. Cross of Mind
2. Distorted Eyes
3. Under My Star
4. Vanity
5. Out from the Nest
6. Race Is On
7. Giant Step
8. Set the Stones
9. Dawn of a Dreabrano
10. Away

VOTO 83

Nessun commento:

Posta un commento