domenica 8 gennaio 2012

HERO OF TODAY: FEVER

  1. Quando e come nascono i FEVER?

La band nasce alla fine del 2006, quando si forma il nucleo storico (Johnny, Phil e Ston). Dopo un cambio di line-up, la formazione attuale si stabilizza nel 2008 con l’arrivo di Jordan.
Abbiamo formato i FEVER con lo spirito che ci guida ancora oggi, divertirci con quello che più ci piace fare: suonare e scrivere musica.

2. A chi vi ispirate maggiormente?

E’ difficile dare una risposta univoca perchè ognuno di noi ha gusti e peculiarità personali. Si spazia dai “mostri sacri” del rock (AC/DC, KISS, Guns n’ Roses..solo per citarne tre che coverizziamo live) fino ad arrivare a gruppi contemporanei (Foo Fighters, Nickelback, etc). Di roba buona in giro ce n’è ancora tanta.

3. Con chi vi piacerebbe dividere il palco, un giorno?

Se proprio potessimo scegliere, sarebbe una corsa a due tra i sopracitati KISS e AC/DC (siamo gente semplice, ci accontentiamo di poco..). Realisticamente parlando, aprire un festival sarebbe una gioia immensa.

4. La vostra è una febbre contagiosa.

ASSOLUTAMENTE! Sul palco diamo sempre il 110% e questo il pubblico lo percepisce. Ogni volta che ci esibiamo in grandi spazi (che, quindi, consentono una maggiore visibilità rispetto al classico locale che fa musica live) il nostro seguito aumenta esponenzialmente.
Suonare, girare, farsi vedere..è l’uovo di Colombo.
Crearsi una base solida di fans affezionati non è mai stato così importante come in quest’epoca, in cui le bands sgomitano per un po’ di attenzione.

5. Come affiora la vostra ispirazione, o meglio come nascono i pezzi dei FEVER?

Di solito funziona che quando si cerca di suonare “ad orecchio” un pezzo che non si conosce, viene fuori qualcosa di nuovo che può diventare spunto per una canzone. Dal punto di vista delle tematiche, trattiamo argomenti semplici e diretti, che tutti vivono e che, quindi, tutti possono riconoscere e sentire propri. Parliamo di amore, di passioni, di piaceri della vita…tutta la nostra produzione è permeata da una positività che, da un lato, ci rispecchia personalmente e, dall’altro, è il marchio di fabbrica di quello che, per i FEVER, la musica rappresenta: un momento di sana evasione.

6. I Wanna Rock This Night, dal titolo sembra un omaggio ai grandi degli anni settanta/ottanta dell'hard rock, o sbaglio?

Potrebbe sembrare, ma se si legge il testo si capisce che non si parla esattamente di rock and roll….

7. Cos'è che avete aspettato a lungo? (Long Wait)

In realtà il pezzo parla di due persone che vorrebbero stare insieme, ma sbagliano i tempi (per questo si autoconvincono che “we have a long wait, don’t you know it?”). E’ uno dei pezzi a cui siamo più affezionati, rappresenta per noi una certa maturazione compositiva e delle tematiche. Siamo orgogliosi che la mitica rivista Rock Hard l’abbia inserita in una sua compilation.



8. Cosa preferite tra il lavoro in studio ed i live? Qual'è il vostro rapporto col pubblico?

Sono difficili da paragonare. In studio sono necessari metodo e professionalità per gestire la complessità della registrazione. I concerti dal vivo sono istintivi e senza mediazione. Per questo preferiamo l’aspetto live.
Il rapporto col pubblico è davvero spontaneo e genuino. Abbiamo fans (o forse è meglio definirli amici) che ci danno una mano nel montare l’attrezzatura nei locali dove suoniamo. Può capitare anche che vengano ad assistere alle prove e poi magari dopo si esca tutti insieme a mangiare una pizza.

9. I cinque album che non possono mai mancare nella vostra playlist.

"Back in Black" degli AC/DC, "Alive" dei KISS, "Appetite for Destruction" dei Guns n’ Roses, "Slippery when wet" di Bon Jovi e naturalmente.. FEVER!!!!

10. Tre aggettivi con cui descrivereste il vostro debut album.

Grintoso, sanguigno, genuino.

11. Volete lasciare un messaggio ai lettori di The Bible of Metal?

Ascoltate musica dal vivo. Sia nei grandi stadi che nei piccoli pub.
Fateci caso: andate ad un concerto, quella sarà quasi sicuramente la cosa più bella che avrete fatto in quella giornata.
Grazie mille per l’intervista e complimenti per il lavoro che fate. Supportare le giovani bands dandogli visibilità è il modo migliore per tenere a galla una scena indipendente troppo spesso schiacciata dalle corazzate mainstream. Rock on!




Myspace page: http://www.myspace.com/feverocks
Facebook page: http://www.facebook.com/pages/FEVER/36467566363

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