martedì 27 marzo 2012

BIBLE REVIEW "LOST IN TIME": BANCHEE

BANCHEE
BANCHEE

1969
UK
Atlantic Records
Psychedelic Rock
Verso la fine del 1960 in quel del Massachussets i Banchee uscirono dal buco di Boston per proporre al globo un mix di Blues Rock progressivo di raffinata fattura. Seguendo la linea dei miti del vecchio continente dell'isola britannica (Beatles, i primi Pink Floyd, i primi Deep Purple) ed infondendo a questi una grossa componente blues propria del paese a stelle e strisce, Johnny Pacheco e compagni se ne uscirono con un debut album omonimo a pochi mesi dalla formazione, proponendo una scaletta di nove brani.

Un artwork semplice ed una tracklist che svela appena le tematiche di un album elegante tanto quanto poco originale, per quanto ben suonato, mostra come l'illusione della felicità nella vita, l'importanza di avere un traguardo nella vita e lo scorrere del tempo possano farla da padrone, in un piccolo full lenght pregevole e proprio di un bassista che sa il fatto suo, la cui sessione strumentale è messa a parità con la sessione vocale, su ritmiche per lo più incalzanti e ricche di brio che si alternano di quando in quando a ballad in stampo blues.

L'apertura di Banche viene lasciata a The Night is Calling, ballad che rivela immediatamente il punto forte della band, la melodia. Brano poetico si dipinge su note di un lento con un ritornello in cui il vocalist è sorretto da cori solari in pieno stampo psichedelico.
Sempre alla ricerca del vero amore, la band americana scopre un altro asso, Train of Life. Brano ipnotico e diretto come il treno della vita di cui parla il testo, sempre in movimento ed in continui passaggi da heavy rock sfrenato a country, frammentazione estremamente intrigante.
Il proto heavy di cui al brano precedente si attanaglia alla chiave western e si scaglia sulle orecchie dell'ascoltatore, con un ritmo ancora una volta frizzante e ricco di vita. As Me Thinks in pochi minuti passa e va, cavalcando a perdifiato con il plettro tra le dita su riffing che nonostante tutto iniziano a perder colpi

Passata la polvere ed il caldo asfissiante di un heavy rock serrato, diretto ed estremamente orecchiabile, i Nostri volgono lo sguardo su lidi differenti e distanti dai precendenti, giungendo di buon grado su note melodiche ed un brano che tanto ricorda lo stile di casa Doors. Con Follow a Dream ritorna la luminosità e l'atmosfera leggiadra lasciata all'apertura, in un mix tra sogno e realtà. Mix ripreso parzialmente anche dal brano successivo (Beautiful Dream) che tuttavia si giostra su di un ritmo appena più vivace.
Una ventata d'aria fresca arriva con la distorsione abbinata a riff heavy rock, con Evolmia. Spezzando la monotonia che andava via via creandosi, il ritornello celestiale preceduto da un bridge incalzante rende il brano piacevolmente orecchiabile ed scorrevole.

L'elettricità si dirama nell'aria con la distorsione proto stoner indotta dalle chitarre di I Just Don't Know, brano per il quale la band si ispira compaesani Blue Cheer, apportando un po' di brio al rock psichedelico che li ha condotti lungo la scaletta, sferzando l'ascoltatore con riff appesantiti su di un mid-tempo estremamente orecchiabile.
Un turbinio di note piacevole si intrufola lungo le pareti del condotto uditivo, missando abilmente elementi jazz e rock progressivo, in una danza frenetica, ottimamente scandita da una sessione ritmica di primordine. Hand of a Clock si piazza strategicamente ad un passo dalla fine, allietando l'ascoltatore.
Il cerchio si chiude nel migliore dei modi con un brano dall'apertura melodica ed elegante che incalza su qualcosa di più carico, unendo i bassi ad un riffing hard rock. Tom's Island si snoda lungo otto minuti di piacevole blues granitico e smussato al punto giusto.

Un buon album che in certi frangenti si fa un po' monotono e che per essere ascoltato al meglio richiede un buon impianto o cuffie stereo come si deve, per apprezzare al meglio i bassi, altrimenti poco percettibili. Capitolato in tre fasi e ispirato qui e la, come detto poco più su, l'album rappresenta un buon riassunto di quello che in musica è stato fatto in quegli anni, il tutto viene riproposto con classe, eleganza e carattere quanto basta.

Line up:
n.d.

Tracklist:
1. The Night is Calling
2. Train of Life
3. As Me Thinks
4. Follow a Dream
5. Beatiful Dream
6. Evolmia
7. I Just Don't Know
8. Hands of a Clock
9. Tom's Island

SONGWRITING 7,5
REGISTRAZIONE 7
COINVOLGIMENTO 7,25

VOTO 7,25

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