BANCHEE BANCHEE 1969 UK Atlantic Records Psychedelic Rock |
Verso
la fine del 1960 in quel del Massachussets i Banchee uscirono
dal buco di Boston per proporre al globo un mix di Blues Rock
progressivo di raffinata fattura. Seguendo la linea dei miti del
vecchio continente dell'isola britannica (Beatles, i primi Pink
Floyd, i primi Deep Purple) ed infondendo a questi una grossa
componente blues propria del paese a stelle e strisce, Johnny
Pacheco e compagni se ne uscirono con un debut album omonimo a
pochi mesi dalla formazione, proponendo una scaletta di nove brani.
Un
artwork semplice ed una tracklist che svela appena le tematiche di un
album elegante tanto quanto poco originale, per quanto ben suonato,
mostra come l'illusione della felicità nella vita, l'importanza di
avere un traguardo nella vita e lo scorrere del tempo possano farla
da padrone, in un piccolo full lenght pregevole e proprio di un
bassista che sa il fatto suo, la cui sessione strumentale è messa a
parità con la sessione vocale, su ritmiche per lo più incalzanti e
ricche di brio che si alternano di quando in quando a ballad in
stampo blues.
L'apertura
di Banche viene lasciata a The Night is Calling, ballad che
rivela immediatamente il punto forte della band, la melodia. Brano
poetico si dipinge su note di un lento con un ritornello in cui il
vocalist è sorretto da cori solari in pieno stampo psichedelico.
Sempre
alla ricerca del vero amore, la band americana scopre un altro asso,
Train of Life. Brano ipnotico e diretto come il treno della
vita di cui parla il testo, sempre in movimento ed in continui
passaggi da heavy rock sfrenato a country, frammentazione
estremamente intrigante.
Il
proto heavy di cui al brano precedente si attanaglia alla chiave
western e si scaglia sulle orecchie dell'ascoltatore, con un ritmo
ancora una volta frizzante e ricco di vita. As Me Thinks in
pochi minuti passa e va, cavalcando a perdifiato con il plettro tra
le dita su riffing che nonostante tutto iniziano a perder colpi
Passata
la polvere ed il caldo asfissiante di un heavy rock serrato, diretto
ed estremamente orecchiabile, i Nostri volgono lo sguardo su lidi
differenti e distanti dai precendenti, giungendo di buon grado su
note melodiche ed un brano che tanto ricorda lo stile di casa Doors.
Con Follow a Dream ritorna la luminosità e l'atmosfera
leggiadra lasciata all'apertura, in un mix tra sogno e realtà. Mix
ripreso parzialmente anche dal brano successivo (Beautiful Dream)
che tuttavia si giostra su di un ritmo appena più vivace.
Una
ventata d'aria fresca arriva con la distorsione abbinata a riff heavy
rock, con Evolmia. Spezzando la monotonia che andava via via
creandosi, il ritornello celestiale preceduto da un bridge incalzante
rende il brano piacevolmente orecchiabile ed scorrevole.
L'elettricità
si dirama nell'aria con la distorsione proto stoner indotta dalle
chitarre di I Just Don't Know, brano per il quale la band si
ispira compaesani Blue Cheer, apportando un po' di brio al rock
psichedelico che li ha condotti lungo la scaletta, sferzando
l'ascoltatore con riff appesantiti su di un mid-tempo estremamente
orecchiabile.
Un
turbinio di note piacevole si intrufola lungo le pareti del condotto
uditivo, missando abilmente elementi jazz e rock progressivo, in una
danza frenetica, ottimamente scandita da una sessione ritmica di
primordine. Hand of a Clock si piazza strategicamente ad un
passo dalla fine, allietando l'ascoltatore.
Il
cerchio si chiude nel migliore dei modi con un brano dall'apertura
melodica ed elegante che incalza su qualcosa di più carico, unendo i
bassi ad un riffing hard rock. Tom's Island si snoda lungo
otto minuti di piacevole blues granitico e smussato al punto giusto.
Un
buon album che in certi frangenti si fa un po' monotono e che per
essere ascoltato al meglio richiede un buon impianto o cuffie stereo
come si deve, per apprezzare al meglio i bassi, altrimenti poco
percettibili. Capitolato in tre fasi e ispirato qui e la, come detto
poco più su, l'album rappresenta un buon riassunto di quello che in
musica è stato fatto in quegli anni, il tutto viene riproposto con
classe, eleganza e carattere quanto basta.
Line
up:
n.d.
Tracklist:
1.
The Night is Calling
2.
Train of Life
3.
As Me Thinks
4.
Follow a Dream
5.
Beatiful Dream
6.
Evolmia
7.
I Just Don't Know
8.
Hands of a Clock
9.
Tom's Island
SONGWRITING
7,5
REGISTRAZIONE
7
COINVOLGIMENTO
7,25
VOTO
→ 7,25
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