ARTAIUS MMXI Novembre 2011 Folk Progressive Metal |
Giungono
da quel di Sassuolo portando con se un'oscura allegria, i ragazzi che
compongono gli Artaius, progetto formatosi nel 2008 per mano
di Andrea e Giovanni. Formata rapidamente la band, i
giovani componenti iniziano a lavorare ad una propria scaletta da
esibire poi, ma è solamente con l'uscita dal gruppo di Laura – cui
succede Eugenia – che la band inizia a registrare il materiale che
poi andrà a comporre Demo MMXI.
Demo
MMXI è la prima creatura della band, un piccolo demo contenente
quattro brani di gran pregio strumentale che lascia ampiamente
trasparire esperienza e capacità tecniche dei musicisti a fronte,
sfortunatamente, di una dubbia performance canora, che increspa e non
di poco il tutto.
Il demo
si apre con un brano dall'introduzione eccentrica e vagamente
psichedelica a fronte di un cantato pulito - ad opera di Eugenia –
vacillante e senza troppe pretese. Make the Iguana rappresenta
il punto d'inizio non solo dell'opera ma anche di questo primo passo
verso qualcosa di più per una band che sembra promettere bene. Buon
riffing e ritornello che sarebbe fortemente orecchiabile se non fosse
per un flauto le cui note sono come coltelli per le orecchie.
Un
allegro giro di note del tastierista Giovanni preannuncia un brano
solare e d'ispirazione progressive. Sagace ed attraente, Wind of
Truth si dimostra diretta come un treno e ricca di atmosfera con
vaghe presenze gotiche date dalla voce di Eugenia. Riffing
contaminato da thrash che incattivisce il pezzo rendendolo ancor più
scoppiettante.
Introduzione
melodica per il terzo brano della tracklist, che ci presenta un lato
poetico della band finora sopito, all'attacco il vocalist maschile ci
propone un'imponente growl impostato e profondo. Starway's End
mostra ancora una volta presenze progressive ben infuse con
l'elemento folk che permane, rendendo il brano soffice come una
nuvola di vapore, dilaniata da una lama invisibile.
La
musica classica fa capolino nell'introduzione di La Vergine e il
Lupo, per far immediatamente spazio ad un'atmosfera tipicamente
goth/black cui emergono elementi folk dati dalla flautista. Giri di
note risalenti a compositori d'epoca, affiancano egregiamente la voce
della cantante, almeno fino all'ultima strofa in cui uno scivolone su
di un acuto fa crollare la classe espressa dal resto del brano.
Una band
che ha tanto da offrire nonostante i difetti di produzione del demo.
Ricco ed evocativo come il folk metal dev'essere, con un qualcosa in
più che non guasta, ma che tuttavia potrebbe rendere ancor meglio.
Line
up:
Mia –
Violino, flauto
Andrea –
Chitarra, voce
Giovanni
– Tastiera, voce
Enrico –
Basso, voce
Ludwig –
Batteria
Eugenia
– Voce
Tracklist:
1. Make
the Iguana
2. Wind
of Truth
3.
Starway's End
4. La
Vergine e il Lupo
SONGWRITING
-
REGISTRAZIONE
-
COINVOLGIMENTO
-
VOTO
→ N. C.
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