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1.
Dopo
il concept Diagnosis
siete
ormai in dirittura d’arrivo per la pubblicazione di un nuovo album,
quali temi colpirete stavolta?
Con
il concept DIAGNOSIS abbiamo messo a
nudo le difficoltà dell'uomo a convivere con se stesso e
con il mondo circostante. Nel nuovo album saranno protagoniste
le situazioni che portano la voglia di rinascere e di combattere nel
tentativo di rivinicita.
In
anteprima solo per voi possiamo svelare il titolo che sarà NOTHING
MORE. Questo nuovo lavoro è un grido che speriamo
accolgano in molti. Un grido che dice "basta" a tutti
gli intrighi, ai compromessi, alle falsità e a un sistema che non
permette a nessuno di emergere (se non ai raccomandati). Un
grido che dice "adesso faccio quello che mi pare", senza
armi o armature, solo noi e la nostra musica. Semplice e rabbiosa.
Potrete
presto vedere l artwork!
2.
A quasi una decade di attività, cos’è cambiato dai Terminal Sick
di un tempo?
Quando
abbiamo iniziato, a 20 anni, era ovviamente diverso. Tanti
progetti davanti a noi e tanta voglia di fare.
Nove
anni dopo ne abbiamo viste davvero tante e ci siamo divertiti un
casino. Ci siamo anche scontrati con la realtà musicale e alla
fine è come se fossimo tornati indietro.
Ora
suoniamo per divertirci e far divertire chi viene ai nostri
spettacoli e andiamo avanti per la nostra strada.
Sicuramente
in 9 anni abbiamo cambiato modo di fare musica: dai primi tempi dove
non sapevamo cos'era un metronomo, fino agli studi piu fighi e
live preparati a clik!
3.
Quali sono le vostre aspirazioni maggiori?
Nessuna
aspirazione; solo sangue e musica!!!
4.
In Diagnosis abbiamo avuto modo di vedere come il presente italiano
influenzi i vostri testi, ma voi che ne pensate?
Oggi
in italia non cè futuro, forse le cose cambieranno ma sta a ognuno
di noi fare la differenza; sembra scontato ma è cosi! Non c'è
alternativa!
Incominciate
a portare il culo ai concerti, andate in piazza a protestare, non
state in silenzio! Cazzoni! E forse le cose cambieranno!
5.
Vita sul palco o vita in studio? Quale preferite?
Non
esiste l'una senza l'altra! Lo studio è molto frustrante ma è
indispensabile per poter avere un proprio prodotto.
Il
live è sicuramente il momento che preferiamo e dove possiamo
tranquillamente sfogarci da tutto! Quando vedi le teste scuotere e la
gente ballare la sensazione che provi non ha prezzo! Anche a livello
personale ci permette di poter stare insieme divertendoci, mentre in
studio la pressione tra noi è sempre alta.
6.
Qual è stata la vostra maggior musa?
Credo
che ognuno di noi abbia avuto la propria musa ispiratrice, che fosse
una band o un artista in particolare.
Alcuni di noi hanno in comune senza dubbio il metalcore d'oltreoceano e il numetal, altri la musica da rave party.
Alcuni di noi hanno in comune senza dubbio il metalcore d'oltreoceano e il numetal, altri la musica da rave party.
Da
sempre abbiamo cercato di unire le nostre ispirazioni, sperando con
successo!
7.
Descrivete il vostro album imminente in tre parole!
PUGNO IN FACCIA!
8.
Volete lasciare un messaggio ai lettori di The Bible of Metal?
Un
saluto ai lettori e un ringraziamento a voi per lo spazio dedicatoci!
Vi
invitiamo a seguirci e a supportare le band emergenti italiane! Non
perdetevi a breve l'uscita di NOTHING MORE!!!
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