Anch'io ho sentito la potenza della terra eppure non ho visto ciò che avete visto voi che abitate dove l'Inferno ha manifestato la propria presenza, portando la vita di tutti i giorni in uno scenario triste e cupo, di macerie desolate e fumanti come fossimo sotto bombardamento nazista come sessant'anni fa e più. Ero lontano nel momento in cui il paese ha avuto più paura, ero lontano ma non troppo per poter vedere coi miei occhi per mezzo della tecnologia il dolore che la mia seconda patria ha subito e che quanto prima vedrò coi miei occhi. Gli avvenimenti che sono accaduti quella terribile notte di Maggio presto entreranno a far parte del passato, un passato che stavolta non dimenticheremo, per non sottovalutare più come abbiamo fatto negli ultimi quattro secoli il potere distruttivo di uno dei quattro elementi fondamentali di questo globo.
E quell'orologio fermo come se stesse guardando per l'ultima volta gli occhi dei figli di chi lo creò, prima di crollare al suolo esausto per la fatica di aver resistito oltre che ai secoli, alla forza della terra, una forza invincibile, più vecchia del tempo stesso che la torre rappresenta in una serie di numeri posti in cerchio.
Questa terra non dimenticherà. Mi rifiuto e mi adopererò perché questo blog ricordi nel tempo le ferite del mio secondo paese. Non è molto ma questo è ciò che posso fare. Raccontare agli altri, con il cuore colmo di rabbia, come in una notte le certezze di generazioni siano state sbriciolate in appena venti secondi.
Di Alex Govoni.
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