venerdì 15 giugno 2012

NON SOLO METAL: L'ISOLA DEGLI ZOMBIES

L'ISOLA DEGLI ZOMBIES
1932
Victor Halperin
Horror / Thriller
Solitamente quando si pensa alla figura dello zombie al giorno d’oggi si è diretti a pensare alla figura di George Romero ed all’antropofago zombie mangiatore di tessuti umani, che non si ferma davanti a nulla pur di addentare al carne dei vivi. Tuttavia la figura dello zombie a livello cinematografico è ben più vecchia del sessantiano “La Notte Dei Morti Viventi”. La figura dello zombie nel cinema, infatti, nasce per così dire attorno agli anni trenta grazie ad un film in cui ancora una volta Bela Lugosi si fa contrario alle forze del bene, ingaggiando con esse una dura battaglia, alla guida di una schiera di cadaveri ambulanti.
In L’Isola degli Zombies, film del 1932 diretto da Victor Halperin, infatti vediamo quelli che sono a tutti gli effetti cadaveri elevati dal proprio sonno eterno per volere di un’oscura mano che tende fili invisibili per governarne la volontà ed i movimenti, utilizzandoli più per lavorare che per uccidere. Una sorta di burattini se vogliamo, ma la figura dello zombie è stata creata. Ci vorranno almeno trent’anni per renderla più terrificante ed appena dieci anni dopo il classico di George A. Romero, un film italiano penserà a smontare la figura del cadavere assassino, ridicolizzandola fino alla fine (Io Zombo, Tu Zombi, Lei Zomba film del 1979 diretto da Nello Rossati). Una trama semplice, come spesso accadeva all’epoca, fa da impalcatura ad un film destinato a gettare le fondamenta per qualcosa di ben più grande, la creazione di una figura che nel genere horror più e più volte troverà ampio spazio.
Un ricco geloso vuole impedire a tutti i costi il matrimonio di una giovane coppia giunta sulle isole dei Caraibi per suggellare le proprie nozze in un posto paradisiaco. Disposto a tutto per avere la donna ormai promessa in sposa ad un altro uomo, il ricco chiederà l’aiuto di Legendre, un praticante delle arti oscure (probabilmente voodoo, nda) con le quali scaglierà contro i due sposi una schiera di morti viventi.
Gli effetti speciali sono quello che sono, così come il trucco, ma l’atmosfera cupa unita alle figure sinistre di Bela Lugosi sempre funebre (la cui posa con cui attiva i propri poteri entrerà negli annali) e degli “zombies” rigidi, contribuiscono a dare al film quel brivido che serve per intrattenere lo spettatore e farlo quasi partecipe della situazione. Un cult come difficile vederne al giorno d’oggi.



VOTO -> 3/5

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