venerdì 21 settembre 2012

BIBLE REVIEW: BUDGIE - POWER SUPPLY

POWER SUPPLY
BUDGIE

1980
Hard n' Heavy
I Budgie di Burke Shelley nel 1980 tornano a far danni ad appena due anni dal precedente lavoro (Impeckable del 1978, nda). La line up vede l'uscita dalla formazione di Tony Bourge, storico chitarrista, nonché membro fondatore della band insieme allo stesso Burke; prontamente sostituito con Big John Thomas che resterà con la band per le prossime tre pubblicazioni; dopo la sua uscita dalla formazione, Tony si dedicherà ai Tredegar coi quali pubblicherà nel 1986 un album omonimo.
Successivamente ripubblicato in edizione CD comprendente l'EP If Swallowed, Do Not Induce Vomiting, Power Supply è l'ottavo studio album della band britannica che, per l'occasione, decide di cambiare totalmente il proprio sound volgendo verso qualcosa di ben più diretto ed incisivo, rispetto a ciò a cui avevano abituato i propri fans in precedenza. Prodotto da Dave Charles, già noto per la sua collaborazione con i Judas Priest per Sad Wings of Destiny, PS risente notevolmente dell'impronta NWOBHM e classic heavy metal imposta da quest'ultimo, risultando estremamente orecchiabile ed incalzante: prendete un po' dei Preti di Giuda, aggiungete  un pizzico di Saxon ed una manciata di Krokus, et voilà: il gioco è fatto!

A fare da apripista è nientemeno che Forearm Smash, una mazzata nei denti a colpi di riffing hard n' heavy adagiati sapientemente su di un ritmo irrefrenabile; sino a giungere alla più lenta e graffiante Hellbender, brano possente e ricco di mordente.
La potenza tipica dell'heavy britannico si sente fragorosa in Heavy Revolution, riff tiratissimi ed un solo godurioso da paura; per poi cedere il passo al mid Gunslinger, rallentando ma senza abbassare il tiro.
Netto capovolgimento di fronte su lidi decisamente più rock n' roll più vicino ai Krokus di Storace che agli AC/DC, a segnare il giro di boa niente meno che una frizzante titletrack (Power Supply) dal refrain fugace che ti si stampa in testa sin dal primo ascolto.
Si ritorna brevemente su note più acuminate ed incisive con Secrets in my Head, brano che risente dell'influenza motorheadiana; quindi ad un passo dalla fine, i pappagallini inglesi si lasciano andare alla ballata hard rock melodica come da usanza (Time to Remember).
A chiudere il cerchio le martellanti note di Crime Against the World, pura energia hard rock.

Con Power Supply, non solo abbiamo un netto cambiamento di fronte per quanto riguarda il modus opernadi della band, ma anche un nuovo stile di canto per il cantante bassista Burke Shelley che stavolta risparmia i suoi acuti portandosi su note più intermedie, rispetto a prima. Un buon album che piacerà sicuramente agli amanti della NWOBHM e dell'hard rock: provare per credere!

Line up:
Burke Shelley - Voce, basso
Steve Williams - Batteria
Big John Thomas - Chitarra

Tracklist:
1. Forearm Smash
2. Hellbender
3. Heavy Revolution
4. Gunslinger
5. Power Supply 
6. Secrets in my Head
7. Time to Remember
8. Crime Against the World

SONGWRITING 8,5
REGISTRAZIONE 8
COINVOLGIMENTO 10

VOTO -> 8.8/10

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