lunedì 17 dicembre 2012

BIBLE REVIEW "LOST IN TIME": HIGH TIDE - SEA SHANTIES

SEA SHANTIES
HIGH TIDE

1969
Liberty Records
Psych Prog Hard Rock
Nella miriade di band che andavano via via ad affollare il panorama musicale hard rock britannico, troviamo senz'ombra di dubbio gli High Tide, quartetto talentuoso nato nel 1969 e proponente una sorta di hard rock psichedelico progressivo alla Iron Butterfly, contaminato da riff proto metal e passaggi melodici degni degli ultimi Yardbirds
Più unici che rari e dal sound irresistibile e ricco di ombre, gli High Tides debuttano nello stesso anno di formazione con Sea Shanties, rilasciato mediante Liberty Records e riproposto in formato CD da Eclectic Discs nel 2006. Nonostante le linee vocali un po' trascurate, l'album metteva in risalto le doti strumentali dei quattro, specialmente l'asso del violino elettrico Simon House, cui note andavano accostandosi ai giri armonici del chitarrista fondatore Tony Hill, senza nulla togliere all'ottima sessione ritmica.

Ad aprire le danze di questo piccolo capolavoro del passato troviamo la rocciosa Futilists Lament, brano degno dei futuri Black Sabbath, che vede riff duri e linee vocali di stampo quasi doom; segue una reprise strumentale di oltre nove minuti, psichedelica ed incalzante Death Warmed Up ha un che di folle tra le proprie note.
Riff aggressivi si intrecciano a passaggi melodici che lasciano intravedere l'animo poetico dei quattro in Pushed But Not Forgotten, brano col quale gli High Tide mostra una vena blues appena percettibile. Di qui la psichedelia si muove su giri più pop grazie alla melodica Watching Down Their Outlook.
L'ombra del buon Hendrix si fa sentire nei riff tirati di Missing Out, accattivante al punto giusto. Chiude l'elegante Nowhere che svela pallidi elementi jazz, raffinatamente ricamati sui riff del graffianti di Hill.

Aggressivi e catchy quanto basta per non esser soporiferi, gli High Tide sono una di quelle band che se fossero nate qualche anno più tardi avrebbero sicuramente lasciato un'impronta maggiore nel teatro del rock progressivo. 

Tracklist: Line up:

  1. Futilists Lament
  2. Death Warmed Up
  3. Pushed, But Not Forgotten
  4. Walking Down Their Outlook
  5. Missing Out
  6. Nowhere

  • Peter Pavli - Basso
  • Tony Hill - Voce, chitarra
  • Roger Hadden - Batteria, tastiera, strumenti folk
  • Simon House - Tastiera, violino
SONGWRITING 8,5
REGISTRAZIONE 7,5
COINVOLGIMENTO 7,5

VOTO -> 7,8/10

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