martedì 12 febbraio 2013
HERO OF TODAY: BALROG
ANNUNCIATA L'USCITA DEL NUOVO ALBUM PREVISTA PER APRILE, ECCOCI A PARLARE COI BALROG PER SAPERNE UN PO' DI PIU' SU MISERABLE FRAME!
Quali saranno le principali differenze rispetto al precedente studio album A Dark Passage? Potete darci qualche anticipazione?
La prima differenza che l’ascoltatore potrà notare riguarda sicuramente la produzione che rispetto al nostro debutto è stata più curata e garantisce una resa migliore a tutti i brani che vanno a comporre Miserable Frame. Parlando invece a livello puramente musicale, credo che si percepisca sempre la stessa impronta di fondo, anche se questa volta abbiamo composto qualcosa di molto più vario: pur mantenendo un sound assolutamente heavy metal, il disco raccoglie una gamma di influenze e di riferimenti molto più ampia di A Dark Passage. Se già in passato la nostra musica è stata definita dalla stampa specializzata come un ibrido di heavy, power e thrash, con incursioni nel doom e nell’epic, prevedo che questa impressione sarà ora più accentuata. Un aspetto fondamentale è poi legato alla voce, perché mentre su A Dark Passage il nostro cantante Stefano Castagna si era ritrovato a registrare dei pezzi già scritti e presentati in un nostro precedente demo, per Miserable Frame ha partecipato attivamente all’arrangiamento, trovando così modo di esprimere al meglio il proprio stile e permettendo a me e agli altri componenti della sezione strumentale di suonare qualcosa che meglio si adattasse alla sua voce.
Sarà un concept album? Se sì, di cosa tratterà?
Nei testi del disco non raccontiamo un’unica storia che vada ad evolversi con lo scorrere dei brani, quindi non possiamo parlare di concept album. Abbiamo comunque trattato una serie di tematiche che vengono riproposte nelle varie canzoni e che riguardano principalmente la conflittualità tra uomo e società, la percezioni di se stessi, il disagio e l’emarginazione. Devo dire che comunque non ci siamo mai presi troppo sul serio da questo punto di vista e infatti nella maggior parte dei casi i testi hanno un piglio battagliero, piuttosto che vagamente horror; questo perché ci piace sempre scrivere qualcosa che sappia essere divertente, anche quando magari il significato è molto duro.
Chi ha realizzato l'artwork?
L’autore della copertina è Matteo Nicora, un amico di vecchia data del nostro cantante Stefano e che recentemente abbiamo avuto piacere di impiegare anche in qualità di fotografo, in effetti il suo vero lavoro. L’idea alla base dell’artwork era quella di comunicare un’atmosfera un po’ gotica e, dal momento che la title track del disco è ispirata a Frankenstein di Mary Shelley, abbiamo inserito questa figura incappuciata che rappresenta la creatura, un simbolo dell’emarginazione e della conflittualità trattata anche in altri brani.
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