L'INTERVISTA E' APPARSA IN OCCASIONE DEL III° NUM. DI BOMBENHAGEL!
1. Ciao ragazzi e benvenuti! Ci parlereste di come ha avuto inizio la storia degli Hellstorm?
Ares - Ciao, qui Ares e Phobos, rispettivamente basso e batteria della band. Innanzitutto grazie per lo spazio concesso sulla vostra rivista. A novembre del 1995 Hypnos (chitarra) e io decidemmo di mettere in piedi gli Hellstorm e suonare musica estrema estranea ai trends in voga al tempo (paradossale e a tratti ridicolo di come negli ultimi anni il termine thrash metal e old school sia tornato in auge...), vale a dire una sorta di thrash/death influenzato dai gruppi che amavamo (e amiamo tutt'ora): Venom, Destruction, Sodom, Kreator, Mercyful Fate, Judas Priest... Dal principio fino al 2007 ho ricoperto il ruolo anche di cantante fino all'ingresso di Hurricane Master alla voce. Phobos è entrato in pianta stabile nella band nel 2000 e ha lasciato nel 2005 per poi tornare nel 2008. Morale della favola: dopo 17 anni siamo ancora qui!
Phobos - Ciao, sono Phobos il batteraio; io sono entrato negli Hellstorm nel 2000-2001, ho conosciuto Ares e Hypnos all'Elf's Inn (locale di Sesto San Giovanni) e dopo svariate discussioni su musica e vita, incuriosito ho comprato il loro demo (Shadows of Unknown del 1997, nda) e me ne sono innamorato subito per il loro sound e i loro pezzi, in particolare di Killed Equilibrium, e delle loro atmosfere sempre oscure e da schiacciasassi! In sostanza dopo varie discussioni sono entrato nel gruppo, subito colpito dalla grande convinzione e dall'impegno mi sono dovuto subito rompere il culo per arrivare a suonare in quel modo e poi ovviamente per entrare nella mentalità del gruppo. Nel 2005 ho lasciato per problemi prettamente legati alla musica e anche ai soldi, quando sono rientrato nel 2008-2009 ci siamo secondo me ripresi alla grande come idee, io ero, anzi sono più incazzato di prima e non voglio smettere di suonare mai! La musica è la mia vita cazzo!
2. Come vi sentite dopo questo ritorno a distanza di quasi dieci anni dal'esordio con The Legion of the Storm?
A - Confuso... cioè, siamo soddisfatti del lavoro svolto. Come sull'altro disco il fine ultimo è stato quello di tentare di comporre buone canzoni. Il gneere in se è relativamente importante. Fin dagli inizi non ci siamo mai posti il problema se ciò che suonavamo suonasse "vecchio" o "nuovo". Sono un po' confuso perché come ti accennavo prima la scena è cambiata parecchio... bada: non evoluta, ma solo cambiata! Quello che (per quanto riguarda il metal più classico e ortodosso) faceva schifo più di 10 anni fa oggi è il trend del momento... Beh direi, tra lo scherzo e il serio, che allora noi siamo stati, almeno in Italia, una sorta di precursori (con pochi altri gruppi. Per dirne uno storico: i Vexed) nell'attitudine a "rendere giustizia" a un genere, il thrash metal nelle sue svariate forme, che alla fine non è mai morto a che era dato per spacciato ad inizio anni 90. Come detto sopra comunque, ci importa poco suonare per forza vecchi oppure "old". Noi abbiamo sempre fatto ciò che più ci aggrada. A noi interessa fare musica distruttiva, può piacere o meno, il nostro obiettivo è solo quello. Fare buone canzoni che taglino la testa all'ascoltatore. In definitiva: se il disco viene apprezzato bene, altrimenti amen. E c'è sempre la consapevolezza che in Italia una band italiana è considerata di serie B solo perché è italiana.... Intendo: non vedo tutto sto genio nelle nuove proposte di gruppi esteri che fanno thrash o death.... senza polemica, sia chiaro!
P - Molto soddisfatto e soprattutto più maturi artisticamente, non siamo cambiati molto, ma una cosa c'è da dire: siamo sempre ugualmente incazzati, anzi, forse un po' più del solito.
3. Quest'ultimo studio album ha un sound più compatto o mi sbaglio?
A - Direi di sì. Dal punto di vista dell'esecuzione e mi pento di non aver registrato The Legion (il primo disco) in questa maniera, purtroppo non eravamo in grado, a sto giro abbiamo registrato a metronomo e credo che la resa sonora in generale ne abbia beneficiato parecchio. Dal punto di vista invece dele composizioni non credo siamo cambiati granché. Il lotto di canzoni è chiaramente diverso da quelle presenti su The Legion ma il genere, il mood e l'attitudine è il medesimo (secondo me). Non siamo né cambiati né evoluti. Solo penso un po' migliorati nell'esperienza.
P - Yessssss!!! Quest'ultimo più pulito e quadrato rispetto a The Legion che a me personalmente è piaciuto molto (non l'ho registrato io) anche se i suoni sono più ovattati e scuri, e poi sarà anche il fatto di averlo suonato a metronomo (visto che il primo era stato registrato senza) e la capacità del fonico di capire le nostre esigenze ed il nostro sound particolare, mi riferisco al grande Arkanus Inkubus.
4. Come mai avete pensato ad uno zombie album? Omaggio all'horror, passione per il macabro o entrambe le cose?
A - Dunque, nel 2005 venni a sapere da internet che sarebbe uscito il quarto film a completare la - fino ad allora - trilogia di Romero sugli zombi. Vado a vedere con Hypnos il film e devo dire che mi è piaciuto veramente tanto. Ritengo riduttivo considerare i film di Romero solo horror movies. Secondo me sono (tutti e quattro nell'epoca rispettiva in cui sono usciti) una fotografia/denuncia della società e dello stile di vita dell'essere umano contemporaneo... vale a dire un essere che appena può ti mangia... Tornando al discorso inerente a noi, il primo disco era una storia epico/fantasy partorita dalla mia passione per la mitologia greca. Abbiamo voluto mantenere l'impostazione del disco, cioè fare un altro concept album ma cambiare radicalmente tematica. Ho constatato con piacere che la figura dello zombie è tornata viva negli ultimi anni, un serial come Walking Dead lo vedo parecchio un tributo ai film classici di Romero. Ecco, noi abbiamo, nel nostro piccolo, omaggiato questo regista rimasto sempre indipendente e per certi versi scomodo nel cinema, con il nostro disco.
P - Sarà anche la passione per il macabro o per la violenza di certe situazioni; io personalmente ho solo arrangiato i pezzi e ho dato (come tutti) il mio contributo alla realizzazione dell'album, i testi e l'ordinamento delle canzoni sono stati fatti dai restanti componenti. Sono comunque a conoscenza del concept.
5. Quanto avete lavorato a Into the Mouth of a Dead Reign?
A - Dunque, le tematiche inerenti ai testi le avevo proposte a Hypnos nel 2006 e avevo buttato giù qualche scheletro di canzone. Il grosso del lavoro, vale a dire la trasformazione delle idee e bozze di canzoni a testi definitivi tra il 2009 e il 2010. Intanto, come detto prima, è avvenuto (fortunatamente perché non ero più in grado di cantare) l'inserimento di Hurricane alla voce (che devo dire ha svolto un lavoro veramente ottimo nella stesura dei testi e delle linee vocali, in perfetto stile Hellstorm), il cambio di due/tre batteristi e finalmente il ritorno definitivo di Phobos.
P - Sono stati cinque mesi di studio e precedentemente almeno quattro per comporre arrangiare e imparare a menadito.
6. Qual è il brano di questo secondogenito che meglio rappresenta la realtà Hellstorm?
A - Eh non saprei, sul serio. Chiaramente a me piacciono tutte, ho le mie preferite ma in generale le apprezzo tutte, altrimenti non le avremmo registrate. Boh dico Dead Walk... o Fast Evil & Raging... Logan...
P - Cazzo che domanda! I pezzi mi fanno impazzire tutti e ognuno di loro è un'emozione particolare, però secondo me il più vicino a farmi dire "QUESTO E' HELLSTORM!!!!!!!!!" è The Deepest Night.
7. Cosa ne pensate della zombificazione della società moderna, divenuta sempre più schiava dello schermo televisivo?
A - Ecco, questa è una bella domanda. Non ho la televisione a casa da 4 anni e passa. Purtroppo metodi di rincoglionimento di massa alternativi ce ne sono parecchi... (vedi facebook... io lo chiamo amichevolmente facemerd... o meglio "come farsi i cazzi degli altri e far finta di essere qualcuno che non è dietro un pc spammando i cazzi propri"). Mah, in generale apprezzo la tecnologia. Poi l'uso limitato e superficiale che ne fa l'essere umano per soddisfare il suo stupido ego è relativo all'uso e abuso che fa di qualsiasi risorsa fin dalla notte dei tempi...
P - A chiunque piacerebbe fare la bella vita ma non è così; il problema è che chi sa continua a propinarci aria fritta come verità assolute e speranze, ma anche se la popolazione dovesse risvegliare il senso di realtà nelle loro menti corrotte non nego che l'effetto shock dell'impatto con la realtà li farebbe ricadere nel baratro delle false speranze indotte da chi dei problemi reali non gliene frega assolutamente niente.
8. In caso di apocalisse zombie, che fareste?
A - Hahahahahahah mi farei tornare in mente tutti i film e serial che ho visto al riguardo! Eh non so sinceramente, per prima cosa tenterei di proteggere la mia famiglia e i miei amici più cari. Se noti nei film di Romero c'è sempre un elemento che impazzisce e non regge psicologicamente la situazione. Probabilmente sbroccherei anch'io. A volte invece mi chiedo cosa farei se una mattina e scoppiasse una guerra dove viviamo... Tra le due forse preferirei l'apocalisse zombi. Almeno cadrebbero tutte le lobby politiche e di potere che oggi decidono per noi... E gli esseri umani sarebbero tutti dei poveri stronzi alla stessa maniera.
P - Radunerei tutti i miei amici ed anche un manipolo di uomini con le varie conoscenze tecniche, poi andrei a rifugiarmi in campagne desolate. Mai stare in posti con alta densità abitativa, il rischio di infezione sarebbe elevato e le vie di fuga molto minori... Ma cosa sto dicendo?! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!
9. Volete lasciare un messaggio ai nostri lettori?
A - Di solito saluto anche i miei amici più cari con un cordiale "fottetevi". Una cosa dirla a Voi che scrivete su webfanzine e riviste. Non so se cado dal però ed è già stato fatto ma perché le interviste non le fate con chat tipo skype? Anni e anni fa il giornalista le registrava con il registratore e la norma era che incontrasse il tizio del gruppo. Almeno si sviluppa più come una chiacchierata, no? Per esempio alla domanda N 3 ti avrei chiesto se per sound intendevi le composizioni oppure i suoni... per dire.. a volte mi son trovato domande scritte che la risposta spontanea era: "te che ne pensi?". Grazie mille per lo spazio! Ciao.
P - Grazie a tutti per l'attenzione che ci dedicherete, vi amo... anzi vi ANO! Un grazie speciale ovviamente a questa rivista per lo spazio che ci dedicate!
A - Direi di sì. Dal punto di vista dell'esecuzione e mi pento di non aver registrato The Legion (il primo disco) in questa maniera, purtroppo non eravamo in grado, a sto giro abbiamo registrato a metronomo e credo che la resa sonora in generale ne abbia beneficiato parecchio. Dal punto di vista invece dele composizioni non credo siamo cambiati granché. Il lotto di canzoni è chiaramente diverso da quelle presenti su The Legion ma il genere, il mood e l'attitudine è il medesimo (secondo me). Non siamo né cambiati né evoluti. Solo penso un po' migliorati nell'esperienza.
P - Yessssss!!! Quest'ultimo più pulito e quadrato rispetto a The Legion che a me personalmente è piaciuto molto (non l'ho registrato io) anche se i suoni sono più ovattati e scuri, e poi sarà anche il fatto di averlo suonato a metronomo (visto che il primo era stato registrato senza) e la capacità del fonico di capire le nostre esigenze ed il nostro sound particolare, mi riferisco al grande Arkanus Inkubus.
4. Come mai avete pensato ad uno zombie album? Omaggio all'horror, passione per il macabro o entrambe le cose?
A - Dunque, nel 2005 venni a sapere da internet che sarebbe uscito il quarto film a completare la - fino ad allora - trilogia di Romero sugli zombi. Vado a vedere con Hypnos il film e devo dire che mi è piaciuto veramente tanto. Ritengo riduttivo considerare i film di Romero solo horror movies. Secondo me sono (tutti e quattro nell'epoca rispettiva in cui sono usciti) una fotografia/denuncia della società e dello stile di vita dell'essere umano contemporaneo... vale a dire un essere che appena può ti mangia... Tornando al discorso inerente a noi, il primo disco era una storia epico/fantasy partorita dalla mia passione per la mitologia greca. Abbiamo voluto mantenere l'impostazione del disco, cioè fare un altro concept album ma cambiare radicalmente tematica. Ho constatato con piacere che la figura dello zombie è tornata viva negli ultimi anni, un serial come Walking Dead lo vedo parecchio un tributo ai film classici di Romero. Ecco, noi abbiamo, nel nostro piccolo, omaggiato questo regista rimasto sempre indipendente e per certi versi scomodo nel cinema, con il nostro disco.
P - Sarà anche la passione per il macabro o per la violenza di certe situazioni; io personalmente ho solo arrangiato i pezzi e ho dato (come tutti) il mio contributo alla realizzazione dell'album, i testi e l'ordinamento delle canzoni sono stati fatti dai restanti componenti. Sono comunque a conoscenza del concept.
5. Quanto avete lavorato a Into the Mouth of a Dead Reign?
A - Dunque, le tematiche inerenti ai testi le avevo proposte a Hypnos nel 2006 e avevo buttato giù qualche scheletro di canzone. Il grosso del lavoro, vale a dire la trasformazione delle idee e bozze di canzoni a testi definitivi tra il 2009 e il 2010. Intanto, come detto prima, è avvenuto (fortunatamente perché non ero più in grado di cantare) l'inserimento di Hurricane alla voce (che devo dire ha svolto un lavoro veramente ottimo nella stesura dei testi e delle linee vocali, in perfetto stile Hellstorm), il cambio di due/tre batteristi e finalmente il ritorno definitivo di Phobos.
P - Sono stati cinque mesi di studio e precedentemente almeno quattro per comporre arrangiare e imparare a menadito.
6. Qual è il brano di questo secondogenito che meglio rappresenta la realtà Hellstorm?
A - Eh non saprei, sul serio. Chiaramente a me piacciono tutte, ho le mie preferite ma in generale le apprezzo tutte, altrimenti non le avremmo registrate. Boh dico Dead Walk... o Fast Evil & Raging... Logan...
P - Cazzo che domanda! I pezzi mi fanno impazzire tutti e ognuno di loro è un'emozione particolare, però secondo me il più vicino a farmi dire "QUESTO E' HELLSTORM!!!!!!!!!" è The Deepest Night.
7. Cosa ne pensate della zombificazione della società moderna, divenuta sempre più schiava dello schermo televisivo?
A - Ecco, questa è una bella domanda. Non ho la televisione a casa da 4 anni e passa. Purtroppo metodi di rincoglionimento di massa alternativi ce ne sono parecchi... (vedi facebook... io lo chiamo amichevolmente facemerd... o meglio "come farsi i cazzi degli altri e far finta di essere qualcuno che non è dietro un pc spammando i cazzi propri"). Mah, in generale apprezzo la tecnologia. Poi l'uso limitato e superficiale che ne fa l'essere umano per soddisfare il suo stupido ego è relativo all'uso e abuso che fa di qualsiasi risorsa fin dalla notte dei tempi...
P - A chiunque piacerebbe fare la bella vita ma non è così; il problema è che chi sa continua a propinarci aria fritta come verità assolute e speranze, ma anche se la popolazione dovesse risvegliare il senso di realtà nelle loro menti corrotte non nego che l'effetto shock dell'impatto con la realtà li farebbe ricadere nel baratro delle false speranze indotte da chi dei problemi reali non gliene frega assolutamente niente.
8. In caso di apocalisse zombie, che fareste?
A - Hahahahahahah mi farei tornare in mente tutti i film e serial che ho visto al riguardo! Eh non so sinceramente, per prima cosa tenterei di proteggere la mia famiglia e i miei amici più cari. Se noti nei film di Romero c'è sempre un elemento che impazzisce e non regge psicologicamente la situazione. Probabilmente sbroccherei anch'io. A volte invece mi chiedo cosa farei se una mattina e scoppiasse una guerra dove viviamo... Tra le due forse preferirei l'apocalisse zombi. Almeno cadrebbero tutte le lobby politiche e di potere che oggi decidono per noi... E gli esseri umani sarebbero tutti dei poveri stronzi alla stessa maniera.
P - Radunerei tutti i miei amici ed anche un manipolo di uomini con le varie conoscenze tecniche, poi andrei a rifugiarmi in campagne desolate. Mai stare in posti con alta densità abitativa, il rischio di infezione sarebbe elevato e le vie di fuga molto minori... Ma cosa sto dicendo?! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!
9. Volete lasciare un messaggio ai nostri lettori?
A - Di solito saluto anche i miei amici più cari con un cordiale "fottetevi". Una cosa dirla a Voi che scrivete su webfanzine e riviste. Non so se cado dal però ed è già stato fatto ma perché le interviste non le fate con chat tipo skype? Anni e anni fa il giornalista le registrava con il registratore e la norma era che incontrasse il tizio del gruppo. Almeno si sviluppa più come una chiacchierata, no? Per esempio alla domanda N 3 ti avrei chiesto se per sound intendevi le composizioni oppure i suoni... per dire.. a volte mi son trovato domande scritte che la risposta spontanea era: "te che ne pensi?". Grazie mille per lo spazio! Ciao.
P - Grazie a tutti per l'attenzione che ci dedicherete, vi amo... anzi vi ANO! Un grazie speciale ovviamente a questa rivista per lo spazio che ci dedicate!
Nessun commento:
Posta un commento