COMA ALCOHOLATOR Ottobre 2011 EBM Records Thrash Metal < Precedente - Successivo > ? |
Per quelli che dicono che l'old school è morto e sepolto, gli
Alcoholator sono una band nata nel 2010 dalle ceneri degli Under the Grave
nonché dall'idea di Oli Whiskey (chitarra) e Phil Macht (batteria). Non molto
tempo dopo la formazione, il combo mette in cantiere i primi pezzi che andranno
a comporre il primo demo Drunker than Thou, rilasciato lo stesso anno.
Sporca, grezza e tagliente, questa prima uscita discografica rivela
immediatamente il mood della band, portando con se già tre dei dieci brani che
andranno a comporre il primo album del combo.
Dopo aver siglato un accordo con EBM Records nell'ottobre del 2011 i
canadesi riescono a completare la tracklist per la realizzazione del primo
album dal titolo piuttosto eloquente: Coma. Riferimenti alcoolici a
parte – di cui i testi sono zeppi – questo primo capitolo nella carriera della
band si dimostra un vero e proprio mitra: 10 pezzi di pure US thrash metal ottantiano
condito sporadicamente con spunti speed/heavy europeo che servono ad aumentare
la carica esplosiva di questo piccolo capolavoro che, nonostante la poca
originalità, farà scendere una lacrimuccia a tutti gli amanti di una decade
assolutamente inossidabile.
Lasciato il passo alla puntuta Intoxication 101,
intro strumentale dell'album con cui i quattro canadesi mettono immediatamente
in chiaro le cose con un riffing a dir poco graffiante; i quattro si presentano
con l'omonima Alcoholator, brano heavy thrash veloce e tirato al punto
giusto. Senza togliere il piede dall'acceleratore, l'oscura Catastrophic
Violence porta nuova distruzione grazie ai riff devastanti di Oli ed una
sessione ritmica che rende il pezzo di facile presa.
Come lame di rasoio i riff di Abduction passano lasciando terra
bruciata dietro di se, sino a condurre l'ascoltatore alla cover dei ben più
noti connazionali Exciter, Pounding Metal (Violence & Force, 1984),
solido pezzo di storia.
Al giro di boa una nuova sferzata heavy thrash s'infrange prepotentemente sull'ascoltatore,
veloce e tagliente The Chamber fa la sua dannata figura, grazie anche ad
un solo d'eccezione che riporta alla mente i Diamond Head dei bei tempi. Nuovi
riferimenti alcoolici indotti dalla trascinante Liqud Thrash, brano dal
refrain incalzante e facilmente assimilabile, portano r,apidamente alla
micidiale Drink Beer... or Die Trying, heavy thrash metal d'annata per
un nuovo elogio alla bionda più amata dai metallari.
Il possente martellare di Break the Wall ci conduce all'atto
finale di questa festa tra birra e musica, lasciando il compito di sipario a Wasted
(All the Time).
Certamente i canadesi non ambiscono a portare grosse novità nella
thrash metal scene, tuttavia con Coma dimostrano, non solo di sapere il fatto
proprio in quanto musicisti, ma che ancora c'è chi è capace di far vivere bei
sogni ai più fedeli e nostalgici metalhead.
Line Up:
Jesse Mamano
– Basso
Phil Macht
– Batteria
Oli
Whiskey – Chitarra, voce
Matt
Butcher – Voce, chitarra
Tracklist:
1.
Intoxication 101 (instrumentale)
2.
Alcoholator
3.
Catastrophic Violence
4.
Abduction
5.
Pounding Metal (Exciter Cover)
6.
The Chamber
7.
Liquid Thrash
8.
Drink Beer... or Die Trying
9.
Break the Wall
10. Wasted
(All the Time)
SONGWRITING 6,5
REGISTRAZIONE 7
COINVOLGIMENTO 8,5
VOTO -> 7,3/10
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