martedì 26 novembre 2013

BIBLE REVIEW "ON DEMANDE": ALCOHOLATOR - COMA

COMA
ALCOHOLATOR

Ottobre 2011
EBM Records
Thrash Metal

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Prendete una sana dose di metallo vecchia scuola di matrice statunitense, aggiungete un'abbondante dose di fluida e corposa birra di malto, mescolate bene e ne otterrete gli Alcoholator.
Per quelli che dicono che l'old school è morto e sepolto, gli Alcoholator sono una band nata nel 2010 dalle ceneri degli Under the Grave nonché dall'idea di Oli Whiskey (chitarra) e Phil Macht (batteria). Non molto tempo dopo la formazione, il combo mette in cantiere i primi pezzi che andranno a comporre il primo demo Drunker than Thou, rilasciato lo stesso anno. Sporca, grezza e tagliente, questa prima uscita discografica rivela immediatamente il mood della band, portando con se già tre dei dieci brani che andranno a comporre il primo album del combo.
Dopo aver siglato un accordo con EBM Records nell'ottobre del 2011 i canadesi riescono a completare la tracklist per la realizzazione del primo album dal titolo piuttosto eloquente: Coma. Riferimenti alcoolici a parte – di cui i testi sono zeppi – questo primo capitolo nella carriera della band si dimostra un vero e proprio mitra: 10 pezzi di pure US thrash metal ottantiano condito sporadicamente con spunti speed/heavy europeo che servono ad aumentare la carica esplosiva di questo piccolo capolavoro che, nonostante la poca originalità, farà scendere una lacrimuccia a tutti gli amanti di una decade assolutamente inossidabile.

Lasciato il passo alla puntuta Intoxication 101, intro strumentale dell'album con cui i quattro canadesi mettono immediatamente in chiaro le cose con un riffing a dir poco graffiante; i quattro si presentano con l'omonima Alcoholator, brano heavy thrash veloce e tirato al punto giusto. Senza togliere il piede dall'acceleratore, l'oscura Catastrophic Violence porta nuova distruzione grazie ai riff devastanti di Oli ed una sessione ritmica che rende il pezzo di facile presa.
Come lame di rasoio i riff di Abduction passano lasciando terra bruciata dietro di se, sino a condurre l'ascoltatore alla cover dei ben più noti connazionali Exciter, Pounding Metal (Violence & Force, 1984), solido pezzo di storia.
Al giro di boa una nuova sferzata heavy thrash  s'infrange prepotentemente sull'ascoltatore, veloce e tagliente The Chamber fa la sua dannata figura, grazie anche ad un solo d'eccezione che riporta alla mente i Diamond Head dei bei tempi. Nuovi riferimenti alcoolici indotti dalla trascinante Liqud Thrash, brano dal refrain incalzante e facilmente assimilabile, portano r,apidamente alla micidiale Drink Beer... or Die Trying, heavy thrash metal d'annata per un nuovo elogio alla bionda più amata dai metallari.
Il possente martellare di Break the Wall ci conduce all'atto finale di questa festa tra birra e musica, lasciando il compito di sipario a Wasted (All the Time).

Certamente i canadesi non ambiscono a portare grosse novità nella thrash metal scene, tuttavia con Coma dimostrano, non solo di sapere il fatto proprio in quanto musicisti, ma che ancora c'è chi è capace di far vivere bei sogni ai più fedeli e nostalgici metalhead.

Line Up:
 Jesse Mamano – Basso
 Phil Macht – Batteria
 Oli Whiskey – Chitarra, voce
 Matt Butcher – Voce, chitarra

Tracklist:
1.    Intoxication 101 (instrumentale)
2.    Alcoholator
3.    Catastrophic Violence
4.    Abduction
5.    Pounding Metal (Exciter Cover)
6.    The Chamber
7.    Liquid Thrash
8.    Drink Beer... or Die Trying
9.    Break the Wall
10. Wasted (All the Time)

SONGWRITING 6,5
REGISTRAZIONE 7
COINVOLGIMENTO 8,5

VOTO -> 7,3/10

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