lunedì 2 ottobre 2017

BIBLE REVIEW: ELEMENT OF CHAOS - A NEW DAWN

A NEW DAWN
ELEMENT OF CHAOS

Maggio 2016
Agoge Records
Progressive HC

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Utopia (2013)

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Gli Element of Chaos nascono nell'inverno 2007, dall'incontro casuale di Andrea e Daniele. Nel giro di pochi mesi viene costruita la prima formazione, cominciando da subito a muoversi con vari live all'interno del circuito underground romano e non, affiancando l'attività di scrittura che li porterà successivamente alla pubblicazione del debut ep, prodotto insieme a Stefano Toni, The Butterfly Effect. All'inizio del 2009 il combo affronta il primo cambio di line up con l'avvicendarsi di Bruno alla seconda chitarra e Claudio dietro le pelli, arricchendo il sound con una ricerca musicale tesa alla sperimentazione e al progressive. Le necessità di una sonorità nuova vedranno così l'entrata come tastierista di Daniel e la seguente registrazione del materiale scritto fino ad ora in Utopia, con la collaborazione di Claudio e Flavio Zampa presso Impronte Records, venendo alla luce nel 2013. 
Verso la fine del 2014, i Nostri iniziano la stesura di nuovo materiale per il follow-up di Utopia, al quale processo collabora anche la new entry al basso, Luca. Notati dal producer Gianmarco Bellumori di Agoge Records durante un'esibizione live, vengono scritturati per registrare e distribuire il proprio secondogenito A New Dawn, titolo calzante per tanti aspetti - per quanto banale -, sia per le tematiche preferite dalla formazione che per il nuovo accordo con la label. 

Disponibile da Maggio 2016, il secondo capitolo discografico dei romani è veramente Una Nuova Alba di nome e di fatto, vuoi per l'ingresso del nuovo bassista, vuoi per il tempo di gestazione che senz'altro ha fatto la sua parte, vuoi per l'esperienza acquisita, sicurezza e quant'altro, il songwriting di A New Dawn si fa più omogeneo del precedente, favorendo gli intrecci melodico/harsh vocali, tra arpeggi e riff più compatti e granitici, aggiungendo al tutto qualche spunto d'elettronica quanto basta, partendo dall'opener The Second Dawn of Hiroshima, dall'intro quasi industrial, passando, quindi, alle note ambient influenced dell'intro di Coming Home, sottolineandolo, poi in fase di chiusura col remix in salsa dubstep di Epiphany, probabilmente la song più catchy della tracklist nella versione originale; senza tuttavia perdere in grinta, di cui è ottima rappresentante la tripletta composta da: Idiots Lose Control, Just a Ride e Nothing But Death, che danno alla prima metà del disco una bella spintarella.
Nonostante la sparizione degli elementi rapcore che caratterizzavano la prima metà di Utopia, A New Dawn mostra una band ancora in vena di sperimentare con una tracklist immediata, ma non troppo; in grado di far sentire qualcosa di nuovo ad ogni successivo ascolto.

Line up:
Andrea "Dandy" Audino – voce
Danele "Echo" Spigola – chitarra
Bruno "Vice" Colucci – chitarra)
Luca "Ulga" Prata – basso
Daniel "Shag" Mastrovito – tastiere
Claudio "Wonder Boy" Finelli – batteria

Tracklist:
1. The Second Dawn of Hiroshima
2. Idiots Lose Control
3. Just a Ride
4. Nothing But Death
5. Mutant Circus Manifesto
6. Coming Home
7. The Harmony Concept
8. Epiphany
9. A New Dawn
10. Sons of the Atom
11. Epiphany (Patemoise Remix)
12. The Butterfly Effect! (Live in studio)

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