sabato 27 ottobre 2012

BIBLE REVIEW: GOLDEN EARRINGS - WINTER HARVEST

WINTER HARVEST
GOLDEN EARRINGS

1967

Polydor / Capitol Records
Psychedelic Blues Rock


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Correva l'anno 1967, i figli dei fiori andavano predicando pace e amore, mentre nel Vietnam si combatteva una delle guerre che più è ha segnato il Novecento. In quello stesso anno i Golden Earrings tornavano a gran voce dopo due anni di assenza a seguito del debutto Just Earrings.
WInter Harvest è il secondo genito dei rocker olandesi - prodotto da Fred Haayen - e mostra il passaggio graduale ad un genere fortemente ispirato ai Doors, fugace e solare in grado di attanagliarsi nella mente di chi lo ascolta con ritmiche rock melodiche ed una costante vena blues a cui la band mai rinuncia nel corso delle quattordici tracce dell'album che pur essendo tante, data la fluidità, scorreranno via in men che non si dica.

A fare da apripista ci pensa Another Man in Town, brano estremamente orecchiabile dal riff che tanto ricorda i baronetti d'Inghilterra (Beatles), allegro e spensierato, per poi farci cullare dolcemente dalle note di una ballata dal riff mielato (Smoking CIgarettes).
Una rapida carrellata di brani dal riff blues rock (In My House, Don't Wanna Loose That Girl) in cui la sessione ritmica da il meglio di se, ci conduce rapidamente ad una canzone nostalgica che sente la mancanza degli anni quaranta (Impeccable Girl).
Piccolo stacco poetico con la semi-ballad Tears and Lies a cui da subito il cambio il pezzo più roccioso dell'album (You Have the Intention to Hurt Me), brano dai riff incattiviti quanto basta per far svanire l'allegria precedentemente acquisita.

Giro di boa segnato da un blues rock in cui spicca nuovamente la sessione ritmica estremamente accattivante e catchy (Dream), quindi un uno-due rock psichedelico con You Break My Heart a cui si lega elegantemente Baby Don't Make Me Nervous, quest'ultima lievemente più graffiante della prima.
Le affinità pop rock melodiche volgono al termine con Call Me, lasciando spazio a influenze folk rock (Happy and Young Together, Lionel the Miser) sino a chiudere con una ballata melodica che fa da elegante sipario (There Will Be a Tomorrow).

Venti di cambiamento colpiscono la band in pieno, nonostante la poca originalità. Brani estremamente diretti e dal facile appiglio, si stampano nella mente di chi ascolta sin dal primo ascolto, un buon album lasciato nei meandri del tempo. 

Line up:
George Kooymans - chitarra, voce
Rinus Gerritsen - basso, piano
Jaap Eggermont - batteria
Frans Krassenburg - Voce
Guest:
Cees Schrama - Piano, organo

Tracklist
1. Another Man in Town (lyric)
2. Smoking Cigarettes (lyric)
3. In My House
4. Don't Wanna Loose That Girl
5. Impeccable Girl
6. Tears and Lies
7. You Have the Intention to Hurt Me
8. Dream
9. You Break My Heart
10. Baby Don't Make Me Nervous
11. Call Me
12. Happy An Young Together
13. Lionel the Miser
14. There Will Be a Tomorrow

SONGWRITING 7,5
REGISTRAZIONE 7,5
COINVOLGIMENTO 8,5

VOTO -> 7,8/10

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