sabato 6 aprile 2013

BIBLE REVIEW: NIGHTWISH - DARK PASSION PLAY

DARK PASSION PLAY
NIGHTWISH

26 Settembre 2007
Nuclear Blast
Symphonic / Melodic Power Metal

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Ben tre anni sono trascorsi dalla pubblicazione del trionfale Once, che tanto piacque al pubblico da vendere nella sola Germania oltre 80,000 copie. Osannato, premiato e forse eccessivamente lodato, tanto da dare probabilmente un'eccessiva carica alla frontwoman della band, Tarja, che dopo 9 anni di onorata carriera al fianco di Tuomas Holopainen, un po' per superbia un po' per avidità, si vide senza un microfono davanti al quale cantare. Un duro colpo che i fans sfegatati della band non hanno mai mandato giù, ma per il quale la talentuosa Tarja sembrò non risentirne granché. Come se ciò non bastasse a scindere la congrega di fanatici, nella primavera 2007 a sostituire a titolo permanente la celebre ex fondatrice venne arruolata l'ex cantante degli Alyson Avenue, Anette Olsson "Olzon", che ammiratori della precedente cantante non hanno mai potuto né vedere, né sentire, né accettare.

Comunque la storia dei nostri finlandesi prosegue a vele spiegate, nonostante il violento terremoto appena passato, e giunto l'autunno del 2007 vede finalmente la luce il sesto portatore del trademark Nightwish: Dark Passion Play.
Una produzione lunga e tortuosa cui registrazioni sono cominciate a Settembre 2006 e terminate a Marzo 2007, ha iniziato a dare i propri primi vagiti verso Maggio dello stesso anno, con l'uscita del singolo Eva, al quale si aggiungerà poco tempo dopo il single Amaranth.
Nonostante presenti una maggior componente pop, un sound ancor più diretto e tagliente di quello del precedente Once, oltre ad una vena poetica che a tratti lo supera (l'immensa opener, The Poet & The Pendulum ne è un esempio), Dark Passion Play non presenta molte effettive innovazioni nella proposta musicale della band,  seppur suonando ancora piuttosto piacevole ed - a tratti - ripetitivo. Riempitive (Whoever Brings the Night) e brani fuori luogo con il theme proposto (Islander) si fanno strada nella tracklist; come se non bastasse un'equalizzazione di dubbia qualità mette in ombra l'apparato orchestrale.
Brani incisivi come la potente Bye Bye Beautyful, Master Passion Greed (il brano più "heavy" della scaletta), la melodica For the Heart I Once Had e la strumentale pomposa Last of the Wilds sono quanto di meglio Dark Passion Play possa offrire per ben adempiere al pesante fardello di succedere al resto della discografia fino a questo punto.
Un album un po' superfluo, forse più del precedente, ma che comunque ha qualcosa da regalare ai fans più open minded.

Line up:

  • Anette Olzon - Voce
  • Emppu Vuorinen - Chitarra
  • Tuomas Holopainen - Tastiera, piano
  • Marco Hietala - Basso, voce
  • Jukka Nevalainen - Batteria
Tracklist:
  1. The Poet & the Pendulum
  2. Bye Bye Beautyful
  3. Amaranth
  4. Cadence of Her Last Breath
  5. Master Passion Greed
  6. Eva
  7. Sahara
  8. Whoever Brings the Night
  9. For the Heart I Once Had
  10. Islander
  11. Last of the Wilds
  12. 7 Days to the Wolves
  13. Meadows of Heaven
SONGWRITING 7
REGISTRAZIONE 6,5
COINVOLGIMENTO 7,5

VOTO -> 7/10

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