venerdì 6 maggio 2016

A NIGHT WITH: GABRIELE BELLINI

A QUASI UN ANNO DALLA RELEASE DELL'ULTIMO ALBUM DI GABRIELE BELLINI, ACOUSTIC SPACES, CI FERMIAMO A FARE DUE CHIACCHIERE CON IL NOTO CHITARRISTA TRICOLORE PER SAPERNE DI PIU' SUL DISCO E SUI PIANI FUTURI DEL MUSICISTA!

Ciao Gabriele e benvenuto tra le pagine di The Bible of Metal! Complimenti per il tuo nuovo album Acoustic Spaces, una vera chicca!
Ciao a tutti! Grazie mille per l’opportunità e grazie per i complimenti,  mi fa enorme piacere che venga così apprezzato un album come Acoustic Spacesvi che a prescindere da tutto, sia per come è nato che per quello che porta dentro è un disco al quale tengo veramente tanto!   

Tre anni lo dividono dal tuo precedente lavoro, Recreation, e tante cose sono cambiate - immagino - da allora. Come hai vissuto questo tuo ritorno discografico?
Si, in questi ultimi anni sono cambiate molte cose, c’è stato un susseguirsi di eventi e di evoluzioni artistiche e lavorative davvero notevoli, vuoi per quanto riguarda i vari progetti che ho in attivo che per la nascita dell’etichetta QuaRock Records. Probabilmente lo svolgersi di tutte queste cose, nuove vibrazioni e nuovi stimoli, mi hanno catapultato naturalmente e completamente nell'operazione di questo lavoro sicuramente inaspettato!

Quanto tempo hai lavorato a Acoustic Spaces?
Proprio per come è arrivato l’input e per come ho vissuto questo particolare momento, il lavoro è stato svolto in tutta la sua totalità (scrittura, registrazioni, mix e mastering) nel ristrettissimo arco di un mese. Non mi era mai capitata in 30 anni una cosa del genere, ma senza ombra di dubbi, tutto è accaduto perché l’insieme di fattori estremamente creativi che stavo vivendo in quel preciso momento e la possibilità di ritrovarsi all'interno di posto magico come La Fucina Studio con un grande professionista del calibro di Giacomo “Jac” Salani a gestire il tutto., penso veramente che questo abbia favorito e contribuito non poco. 

Puoi parlarci in modo pi˘ approfondito del primo frizzantissimo singolo tratto dall'album ossia "Squisio!"?
Dalle mie parti squisio è una parola che rimanda ai giochi fra bambini. Significa mettere in pausa il gioco perchè c’è da precisare qualcosa. Molto spesso lo squisio si usa per mettere in chiaro le regole, ribadire un concetto. 
“Squisio” una parola che, pur non esistendo nel vocabolario, ha rappresentato la salvezza nei giochi della mia generazione, ci ha sottratto dalla paura di perdere, di essere catturati, di mostrare una debolezza, ha allontanato una probabile sconfitta.
Per me Squisio!! è come ricordando di essere stato bambino, pensando per tanti aspetti di esserlo ancora e la convita voglia di volere esserlo per sempre. Prendere la vita anche come un gioco e nel gioco un “time out” diventa necessario. Questo è anche quello che intende trasmettere lo stesso video del singolo realizzato con la preziosa regia di Adriano Giotti.

Hai in mente di rilasciare un nuovo singolo tratto dal disco, prossimamente?
Di idee in mente ce ne sono tante, ma dopo la realizzazione del video al secondo singolo estratto “Forward To Skip” ho pensato di provare a dare un respiro più largo nel tempo all’intero progetto. L’intenzione è anche quella di andare un po contro corrente rispetto alle tempiste e alle assurde frenesie attuali, combattere questo fenomeno per tornare a ridare il giusto valore all’arte di fare un disco, anche nel suo giusto equilibrio temporale.

C'è un brano di Acoustic Spaces che ti sta particolarmente a cuore?
Sono molto legato ad ogni singolo brano di questo disco, proprio per la natura e lo svolgimento stesso che ha avuto. Per come ogni brano rappresenti un mio profondo e personale pensiero, trovo abbastanza difficile citarne uno in particolare, ma se proprio devo direi Forward To Skip che forse è quello che più mi rappresenta per come sono dentro e fuori!  

Descrivi Acoustic Spaces in non più di 3 righe!
Operazione inconsueta rispetto a tutte le precedenti produzioni, frutto di un vero e proprio "carpe diem", la completa cattura di un grande momento di forte ispirazione, che ha reso possibile il compimento di questo bizzarro quadro artistico musicale.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Personalmente ho nel cassetto ancora molte cose che vorrei realizzare, ma preferisco mantenere quel senso di sorpresa (anche per me stesso!) al quale mi sto felicemente abituando!

Vuoi lasciare un messaggio ai lettori?
Vorrei citare una frase che per me dice assolutamente tutto:
“Dodici note in ogni ottava e la varietà del ritmo mi offrono delle opportunità che tutto il genio umano non esaurirà mai.” - Igor Stravinskij

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