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LA MUMMIA 1999 Stephen Sommers Azione/Avventura Altri film dello stesso anno recensiti |
E se un antico male dovesse risorgere come potremmo affrontarlo? Saremmo ancora in grado di destreggiarci con le armi tra pericoli oltre l'umana concezione per sfidare la morte a singolar tenzone per sventare una catastrofe di proporzioni bibliche? E se tutto questo fosse frutto di un amore perpetrato per migliaia di anni? Il genio di Stephen Sommers incontra quello di George Lucas e traendo ampiamente dal personaggio di Indiana Jones nasce un capolavoro cinematografico d'azione ed avventura tra le dune del deserto, in un'avventura tra presente e passato ricca di una grafica eccellente ed una trama coinvolgente.
Imhotep, sacerdote del faraone Seti I, e la giovane Anck Su Namun, moglie dello stesso faraone, sono profondamente innamorati. Tuttavia nella loro storia clandestina qualcosa va storto ed il faraone scopre il complotto dei due, venendo brutalmente assassinato. Accerchiati dalle guarde del faraone, Anck Su Namun si toglie la vita in un gesto disperato, mentre Imhotep si da alla fuga.

Evelyn, Johnathan e O'Connell, gara con un gruppo di americani ricercatori, tornano ad Hamunaptra per dissotterrare un antico tesoro che si dice sia custodito nel grembo della terra del deserto. I due gruppi si dividono e, mentre Evelyn, Johnathan e O'Connell trovano un sarcofago contenente una mummia molto ben conservata, i quattro americani e Benit (un viscido ex-soldato come O'Connell) scovano una cassa contenente i vasi con gli organi estratti ad Imhotep al tempo dell'Hom Dai ed il Libro dei Morti, avvolto in un panno di stoffa.

Un forte vento si alza ed una nube di cavallette invade il campo degli scavi. La compagnia si rifugia nelle rovine della città dei morti e disperdendosi, mentre scarabei carnivori e la mummia ritornata in vita, girano per il sepolcro. Uno degli studiosi della squadra degli americani si imbatte faccia a faccia con Imhotep che, senza perdere un istante, ne aspira occhi e lingua.
Scappati dalla città dei morti prima di finire tutti tra le grinfie del mostro, grazie anche alla prontezza di riflessi di O'Connell ed al suo sangue freddo, il gruppo torna al Cairo apparentemente al sicuro, lontani dal nemico immortale. Qui vengono a conoscenza della maledizione che si è abbattuta sui quattro americani e sugli intenti di rigenerazione del mostro, nonché il suo scopo: riportare in vita Anck Su Namun, offrendo Evelyn come vittima sacrificale.


O'Connell e gli altri si fanno strada tra le mummie dei sacerdoti ed arrivano ai piedi della statua di Horus, in cui dovrebbe essere custodito il Libro della Vita, oggetto che dovrebbe riuscire ad uccidere Imhotep. Accerchiati e senz'uscita, Ardeth Bay si scaglia contro le mummie per dare la possibilità agli altri di scappare e fermare Imhotep.
O'Connell e Johnathan arrivano nella sala della cerimonia e, mentre O'Connell si occupa dei sacerdoti, Johnathan (fratello di Evelyn) recita alcuni versi del libro, richiamando le guardie mummificate del faraone, che si avventano sulla mummia riportata in vita di Anck Su Namun. Adirato il sacerdote si lancia verso l'uomo, ma prima che possa fargli qualcosa, O'Connell gli taglia un braccio con una spada.

Forti richiami al personaggio di Indiana Jones come anche alla saga sono riscontrabili un po' lungo tutta la pellicola, tuttavia senza rendere questo meno interessante ed avvincente.
Un gran lavoro di grafica ha contribuito alla realizzazione di effetti speciali mozzafiato come l'effetto del muro di sabbia o la stessa mummia resa alquanto realistica nonostante fosse il 1999.
Il film è pieno di personaggi, dei quali, tuttavia solo pochi sono realmente caratterizzati a fondo, ossia gli antagonisti della storia:
- Imhotep: attorno a cui ruota la storia per intero;
- Benit: il viscido, vigliacco ed avido di turno.
La colonna sonora utilizzata per il film è qualcosa di unico, la qualità audio del film è ottima tanto da averne meritato ben due nomination agli Oscar.
Piatto ricco mi ci ficco! Un bel film d'azione come se ne vedono pochi di questi tempi, sulla base di solide fondamenta già sperimentate, riportano alla luce, non solo antichi mali, ma vecchi piaceri, in una pellicola di oltre un'ora e cinquanta minuti di azione e sabbia!
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