martedì 21 febbraio 2012

NON SOLO METAL: LA MUMMIA (1999)

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LA MUMMIA
1999
 Stephen Sommers
Azione/Avventura


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E se un antico male dovesse risorgere come potremmo affrontarlo? Saremmo ancora in grado di destreggiarci con le armi tra pericoli oltre l'umana concezione per sfidare la morte a singolar tenzone per sventare una catastrofe di proporzioni bibliche? E se tutto questo fosse frutto di un amore perpetrato per migliaia di anni? Il genio di Stephen Sommers incontra quello di George Lucas e traendo ampiamente dal personaggio di Indiana Jones nasce un capolavoro cinematografico d'azione ed avventura tra le dune del deserto, in un'avventura tra presente e passato ricca di una grafica eccellente ed una trama coinvolgente.

Imhotep, sacerdote del faraone Seti I, e la giovane Anck Su Namun, moglie dello stesso faraone, sono profondamente innamorati. Tuttavia nella loro storia clandestina qualcosa va storto ed il faraone scopre il complotto dei due, venendo brutalmente assassinato. Accerchiati dalle guarde del faraone, Anck Su Namun si toglie la vita in un gesto disperato, mentre Imhotep si da alla fuga.
Portato il cadavere della giovane donna ad Hamunaptra, il sacerdote tenta di riportare l'anima della donna in vita mediante un incantesimo scritto sul Libro dei Morti, tuttavia le guardie del faraone l'hanno seguito e bloccano la cerimonia appena in tempo. I seguaci di Imhotep vengono mummificati vivi, mentre al sacerdote viene applicata l'Hom Dai, una tremenda maledizione che appesterà Imhotep nel corso dei secoli, lasciandolo non-morto per l'eternità.

Evelyn, Johnathan e O'Connell, gara con un gruppo di americani ricercatori, tornano ad Hamunaptra per dissotterrare un antico tesoro che si dice sia custodito nel grembo della terra del deserto. I due gruppi si dividono e, mentre Evelyn, Johnathan e O'Connell trovano un sarcofago contenente una mummia molto ben conservata, i quattro americani e Benit (un viscido ex-soldato come O'Connell) scovano una cassa contenente i vasi con gli organi estratti ad Imhotep al tempo dell'Hom Dai ed il Libro dei Morti, avvolto in un panno di stoffa.
Portato tutto alla luce (tranne il sarcofago), Evelyn non resiste alla tentazione di leggere qualche passo dal libro dei morti custodito gelosamente dall'egittologo della squadra degli americani ed apertone il sigillo con la particolare chiave a forma di stella, cita ad alta voce alcuni passi.
Un forte vento si alza ed una nube di cavallette invade il campo degli scavi. La compagnia si rifugia nelle rovine della città dei morti e disperdendosi, mentre scarabei carnivori e la mummia ritornata in vita, girano per il sepolcro. Uno degli studiosi della squadra degli americani si imbatte faccia a faccia con Imhotep che, senza perdere un istante, ne aspira occhi e lingua.

Scappati dalla città dei morti prima di finire tutti tra le grinfie del mostro, grazie anche alla prontezza di riflessi di O'Connell ed al suo sangue freddo, il gruppo torna al Cairo apparentemente al sicuro, lontani dal nemico immortale. Qui vengono a conoscenza della maledizione che si è abbattuta sui quattro americani e sugli intenti di rigenerazione del mostro, nonché il suo scopo: riportare in vita Anck Su Namun, offrendo Evelyn come vittima sacrificale.
Alleatosi con Imhotep, Benit lo conduce in città, dove, lentamente, il mostro riesce ad assimilare viscere e fasce muscolari da parte degli altri tre americani mancanti, tornando il completo e possente sacerdote che era un tempo, mostrando tuttavia la potenza dell'immortalità conferitagli nel corso dei secoli dalla maledizione. Presa Evelyn, il mostro si dilegua insieme a Benit, lasciando O'Connel, Johnathan e Ardeth Bay (guerriero di una setta atta a difendere la città di Hamunaptra da coloro che potessero risvegliare il sacerdote) in preda ad un branco di umani resi schiavi da parte di Imhotep.

Sfuggiti per miracolo alla furia della folla ipnotizzata, i tre giungono ad Hamunaptra con un piccolo velivolo, dove vengono accolti da un muro di sabbia creato dal mostro appositamente per fermarli. Il gruppo si schianta poco più in la e nell'impatto il pilota, conoscente di O'Connell, ci lascia le penne. I tre entrano nelle rovine per l'ennesima volta dove per uno sparo, vengono localizzati da Imhotep, che risveglia i propri sacerdoti mummificati e li scaglia contro i tre, nel tentativo di terminare la cerimonia sacrificale.
O'Connell e gli altri si fanno strada tra le mummie dei sacerdoti ed arrivano ai piedi della statua di Horus, in cui dovrebbe essere custodito il Libro della Vita, oggetto che dovrebbe riuscire ad uccidere Imhotep. Accerchiati e senz'uscita, Ardeth Bay si scaglia contro le mummie per dare la possibilità agli altri di scappare e fermare Imhotep.

O'Connell e Johnathan arrivano nella sala della cerimonia e, mentre O'Connell si occupa dei sacerdoti, Johnathan (fratello di Evelyn) recita alcuni versi del libro, richiamando le guardie mummificate del faraone, che si avventano sulla mummia riportata in vita di Anck Su Namun. Adirato il sacerdote si lancia verso l'uomo, ma prima che possa fargli qualcosa, O'Connell gli taglia un braccio con una spada.
Nel frattempo Evelyn, entrata in possesso del Libro della Vita sta iniziando a decifrare una formula per vincere il terribile nemico, che intanto sta malmenando O'Connell lanciandolo di qua e di la come un sacco di patate. Decifrate le scritture, la bibliotecaria recita a voce alta la formula, rendendo così nuovamente mortale il sacerdote. O'Connell lo trafigge con la spada e l'incubo ha finalmente fine.

Forti richiami al personaggio di Indiana Jones come anche alla saga sono riscontrabili un po' lungo tutta la pellicola, tuttavia senza rendere questo meno interessante ed avvincente.
Un gran lavoro di grafica ha contribuito alla realizzazione di effetti speciali mozzafiato come l'effetto del muro di sabbia o la stessa mummia resa alquanto realistica nonostante fosse il 1999.

Il film è pieno di personaggi, dei quali, tuttavia solo pochi sono realmente caratterizzati a fondo, ossia gli antagonisti della storia:
  • Imhotep: attorno a cui ruota la storia per intero;
  • Benit: il viscido, vigliacco ed avido di turno.
La colonna sonora utilizzata per il film è qualcosa di unico, la qualità audio del film è ottima tanto da averne meritato ben due nomination agli Oscar.

Piatto ricco mi ci ficco! Un bel film d'azione come se ne vedono pochi di questi tempi, sulla base di solide fondamenta già sperimentate, riportano alla luce, non solo antichi mali, ma vecchi piaceri, in una pellicola di oltre un'ora e cinquanta minuti di azione e sabbia!

VOTO

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