lunedì 5 marzo 2012

NON SOLO METAL: SAW I - L'ENIGMISTA (2004)

SAW L'ENIGMISTA
2004
James Wan
Thriller / Horror

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Quanto vi sta a cuore la vita? Potrebbe essere una domanda banale, ma se di punto in bianco vi doveste trovare a decidere se rischiare il tutto per tutto oppure restare tra le fauci della morte? E se per vivere doveste essere costretti ad uccidere un'altra persona pur di salvare la vostra vita?

Vivere o morire. Fai la tua scelta.

L'idea di James Wan e Leigh Whannell si dipinge lungo le pareti di un bagno tetro e sudicio. È qui che nasce il personaggio di Jigsaw, che darà il via ad una saga attualmente arrivata al settimo capitolo, rilasciato appena due anni fa che, a differenza del primo, è diretto da Kevin Greutert.
Saw L'Enigmista è un film del 2004 scritto e diretto da James Wan, in collaborazione con Leigh Whannell che prende parte al film in prima persona in qualità di personaggio. Un thriller contorto che snocciola una trama tanto semplice quanto efficace a tenere lo spettatore sulle spine tra un colpo di scena e l'altro. Effetti speciali quanto basta, trucco raffinato e ingegno per le trappole sono gli ingredienti di questo riuscitissimo film di quasi un'ora e quarantacinque minuti.

Due uomini vengono imprigionati nel bagno da parte di uno psicopatico, che li istiga a sopravvivere portandoli a scelte drastiche. Lawrence (un chirurgo) e Adam (investigatore privato/fotografo) dovranno così lottare con gli indovinelli che il misterioso “killer” ha posto loro per tutta la stanza, nel centro della quale giace immobile un cadavere, per tentare di uscirne vivi.
Cadavere in mezzo al bagno
Alla fine, essendo incatenati a tubature con robuste catene d'acciaio, Lawrence deciderà di tagliarsi la caviglia e far cadere in trappola il killer, colpendo Adam alla spalla con un colpo di pistola e facendolo cascare in una loro trappola.
Sembra essere tutto finito quando, una volta che Lawrence si è trascinato fuori dal bagno, il cadavere al centro della stanza si alza e, toltosi una maschera di lattice, svela la propria identità, chiudendo nuovamente la porta del bagno lasciando Adam ferito e solo dentro al bagno.

Protagonista di uno dei flashback
Lungo tutto il film la trama è costantemente frammentata da flashback in cui vengono spiegate cose riguardanti lo svolgersi degli eventi nelle ultime ore prima dei rapimenti, la vita dei personaggi del film, creando così un background per entrambi (Adam e Lawrence), per far si che lo spettatore si affezioni in qualche modo ai due malcapitati, nonostante i propri difetti. Tuttavia tra questi flashback non sempre c'è materiale utile alla storia, ma messo li solo per riempire i minuti, come ad esempio il racconto delle prime due vittime, un autolesionista ed un fannullone che si finge malato per non lavorare. Queste due scene, per quanto belle e ben girate, non servono ai fini della trama!

La scena in cui il poliziotto con la gola
tagliata consegna il fucile all'altro per
rincorrere Jigsaw.
Una persona con la gola tagliata, per quanto provi a fare pressione con la mano per rallentare l'emorragia, non istigherebbe mai qualcuno ad abbandonarlo sul pavimento, eppure nel film David Tapp colpito alla gola da Jigsaw, cade a terra sanguinante! Cogliendo l'occasione al volo, Jigsaw fugge lungo un cunicolo, lasciando l'investigatore sanguinante e Steven Sing a liberare il burattinaio di Jigsaw. Raccolto il fucile passatogli da Tapp accasciato al suolo in un lago di sangue, Sing rincorre Jigsaw e, calpestata una sottile corda di nilon, fa scattare la carica di una serie di fucili posti sul soffitto, che sparano uccidendolo brutalmente.
La logica umana in questa scena perde nettamente di senso, nonostante lungo tutto il film la psicologia umana sembra essere stabile, almeno verso la scena finale di Lawrence col piede tagliato. Sembra che in questo film le reazioni umane connesse al dolore siano vagamente stravolte.

Lawrence, il medico chirurgo, appena
gli viene mostrata la fotografia
della moglie e della figlia legate
ed imbavagliate.
I personaggi di questo film non sono moltissimi, tuttavia gli unici ad avere un background solido, di cui viene spiegato quasi tutto, sono Adam e Lawrence. Anche di John (il nome dell'Enigmista) si scopre vagamente qualcosa, tranne il motivo che lo spinga a compiere tali crimini, dato che il tumore che lo sta lentamente mangiando è asportabile.
Il resto dei personaggi è presentato in modo vago ed anonimo, dicendo il minimo indispensabile a loro riguardo, anche per quanto riguarda lo stesso Zep, inserviente dell'ospedale in cui lavora lo stesso Lawrence; solo alla fine si scopre la cassetta con la quale anch'egli viene minacciato, ma a parte questo il personaggio risulta stranamente sadico, per un motivo a noi sconosciuto (potrebbe essere dispiaciuto per la condizione ed invece sembra quasi divertito quando dice “vi vedo!” nel momento in cui Adam rompe lo specchio a due vie con dietro la telecamera), mentre i due imprigionati sembrano essere ben più umani.

L'abilità del regista si svela nel corso dei numerosi flashback in cui vengono riutilizzate più volte le stesse scene già usate precedentemente, esempio lampante la scena nel parcheggio sotterraneo, usata almeno tre/quattro volte.
Tante domande, tante parentesi a cui si spera il sequel possa rispondere. Un thriller horror intricato e non troppo pesante, che vi terrà attaccati allo schermo. Fa la sua figura!

Cast
Regia: James Wan
Sceneggiatura: James Wan, Leigh Whannell
Distribuzione: Eagle Pictures

Leigh Whannell: Adam Faulkner – Fototgrafo/Investigatore privato.
Cary Elwes: Lawrence Gordon – medico altro imprigionato
Danny Glover: David Tapp
Ken Leung: Steven Sing
Michael Emerson: Zepp Hindle
Tobin Bell: John Kramer

VOTO:

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