DUE CHIACCHIERE IN COMPAGNIA DEI BEJELIT! IN OCCASIONE DELL'USCITA E DELLE CRITICHE POSITIVE RISCOSSE CON EMERGE, ECCOCI A SAPERE QUALCOSA IN PIU' IN MERITO A PRODUZIONE ED AFFINI!
1. I Bejelit
di dodici anni fa si sarebbero mai aspettati di arrivare al quarto
album?In 12 anni sono
cambiate tutte le nostre aspettative. Negli ultimi 2 soprattutto sono
cambiate molte cose all'interno della band. Il ritorno di Fabio nel
2009/2010 e il terzo album (You Die and I del 2010, nda), poi il mio ingresso alla chitarra e
questo " Emerge" di cui siamo orgogliosissimi.
2. Il nostro
presente ha influenzato la creazione di Emerge?La
quotidianetà è sempre, nel bene o nel male, un'influenza per la
nostra musica. Rispetto al passato abbiamo voluto guardare al futuro
con un occhio molto più positivo; siamo sicuri che i tempi potranno
darci ragione, diventando sempre meno bui e pieni di tante piccole
soddisfazioni. La parola d'ordine oggi è: lavorare, lavorare,
lavorare.
3. Secondo
voi questo paese ha già raggiunto la propria ora più oscura?La
nostra visione "positiva" di band, di certo si rispecchia,
personalmente parlando, anche nella mia vita e in quella del nostro
paese. Credo che continuare a pensare incessantemente in maniera
negativa non faccia che peggiorare le situazioni. Il momento più
buio della notte corrisponde di conseguenza all'alba di ogni
giornata. Io voglio pensare che l'alba stia per arrivare.
4. Di quale
brano di Emerge andate maggiormente fieri?Ti
dirò, i brani preferiti cambiano molto in tutte le settimane.
Abbiamo lavorato sodo ad ognuno dei 13 brani del disco e nelle prime
30 date del tour abbiamo già suonato e risuonato quasi tutto il
materiale nuovo. Rimango molto affezionato a Don't Know What You
Need, il primo pezzo che ho portato per la band e Darkest Hour,
opener del disco con cui Sandro mi ha convinto a diventare membro
ufficiale del gruppo.
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5. Avete
passato la prova del terzo album ed avete prodotto un egregio quarto
capitolo, quali sono ora le vostre aspettative dall'uscita di
Emerge?Abbiamo impegnato
tutti noi stessi per la realizzazione di questo disco in grande
stile, con una produzione davvero di prima categoria, un artwork
prodotto da uno degli artisti più famosi al mondo, date preparate al
dettaglio molti mesi prima e, non ultima cosa, una pre-produzione
molto curata per permetterci di poterci alzare finalmente e di
conquistare un pubblico maggiore rispetto al passato. Siamo davvero
entusiasti per le critiche super positive tra tutti gli addetti ai
lavori, italiani ed europei in generale e anche chi ci segue da
tempo ha apprezzato le nostre scelte.
Emerge è uscito da meno di 3 mesi, ma in questo poco tempo, siamo riusciti a richiamare l'attenzione di centinaia di persone che prima di allora mai avevano sentito la nostra musica.
Emerge è uscito da meno di 3 mesi, ma in questo poco tempo, siamo riusciti a richiamare l'attenzione di centinaia di persone che prima di allora mai avevano sentito la nostra musica.
6. A chi vi
siete ispirati maggiormente?Ognuno
di noi ha le proprie influenze. Penso sia questo il motivo per cui il
sound Bejelit è così particolare e non pesca solo da un filone. Io
seguo tantissimo la scena metal in ogni sua sfaccettatura, dal prog
più tecnico a quello più sperimentale, fino al djent, al metalcore
più melodico, ma, perchè no, anche ad una serie di artisti pop
che riescono sempre a produrre album di livello assoluto.
7. Volete
lasciare un messaggio ai lettori di The Bible of Metal?Un
saluto a tutti voi ragazzi! Speriamo che il nostro nuovo album vi
piaccia e vi possa riempire di entusiasmo. Contiamo di vedervi nelle
date estive e, sicuramente, nelle nuove date autunnali che
confermeremo nei prossimi mesi. Don't give it up!!!
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