mercoledì 6 giugno 2012

A NIGHT WITH: BEJELIT


DUE CHIACCHIERE IN COMPAGNIA DEI BEJELIT! IN OCCASIONE DELL'USCITA E DELLE CRITICHE POSITIVE RISCOSSE CON EMERGE, ECCOCI A SAPERE QUALCOSA IN PIU' IN MERITO A PRODUZIONE ED AFFINI!
1. I Bejelit di dodici anni fa si sarebbero mai aspettati di arrivare al quarto album?In 12 anni sono cambiate tutte le nostre aspettative. Negli ultimi 2 soprattutto sono cambiate molte cose all'interno della band. Il ritorno di Fabio nel 2009/2010 e il terzo album (You Die and I del 2010, nda), poi il mio ingresso alla chitarra e questo " Emerge" di cui siamo orgogliosissimi.
2. Il nostro presente ha influenzato la creazione di Emerge?La quotidianetà è sempre, nel bene o nel male, un'influenza per la nostra musica. Rispetto al passato abbiamo voluto guardare al futuro con un occhio molto più positivo; siamo sicuri che i tempi potranno darci ragione, diventando sempre meno bui e pieni di tante piccole soddisfazioni. La parola d'ordine oggi è: lavorare, lavorare, lavorare.
3. Secondo voi questo paese ha già raggiunto la propria ora più oscura?La nostra visione "positiva" di band, di certo si rispecchia, personalmente parlando, anche nella mia vita e in quella del nostro paese. Credo che continuare a pensare incessantemente in maniera negativa non faccia che peggiorare le situazioni. Il momento più buio della notte corrisponde di conseguenza all'alba di ogni giornata. Io voglio pensare che l'alba stia per arrivare.
4. Di quale brano di Emerge andate maggiormente fieri?Ti dirò, i brani preferiti cambiano molto in tutte le settimane. Abbiamo lavorato sodo ad ognuno dei 13 brani del disco e nelle prime 30 date del tour abbiamo già suonato e risuonato quasi tutto il materiale nuovo. Rimango molto affezionato a Don't Know What You Need, il primo pezzo che ho portato per la band e Darkest Hour, opener del disco con cui Sandro mi ha convinto a diventare membro ufficiale del gruppo.
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5. Avete passato la prova del terzo album ed avete prodotto un egregio quarto capitolo, quali sono ora le vostre aspettative dall'uscita di Emerge?Abbiamo impegnato tutti noi stessi per la realizzazione di questo disco in grande stile, con una produzione davvero di prima categoria, un artwork prodotto da uno degli artisti più famosi al mondo, date preparate al dettaglio molti mesi prima e, non ultima cosa, una pre-produzione molto curata per permetterci di poterci alzare finalmente e di conquistare un pubblico maggiore rispetto al passato. Siamo davvero entusiasti per le critiche super positive tra tutti gli addetti ai lavori, italiani ed europei in generale e anche chi ci segue da tempo ha apprezzato le nostre scelte.
Emerge è uscito da meno di 3 mesi, ma in questo poco tempo, siamo riusciti a richiamare l'attenzione di centinaia di persone che prima di allora mai avevano sentito la nostra musica.
6. A chi vi siete ispirati maggiormente?Ognuno di noi ha le proprie influenze. Penso sia questo il motivo per cui il sound Bejelit è così particolare e non pesca solo da un filone. Io seguo tantissimo la scena metal in ogni sua sfaccettatura, dal prog più tecnico a quello più sperimentale, fino al djent, al metalcore più melodico, ma, perchè no, anche ad una serie di artisti pop che riescono sempre a produrre album di livello assoluto.
7. Volete lasciare un messaggio ai lettori di The Bible of Metal?Un saluto a tutti voi ragazzi! Speriamo che il nostro nuovo album vi piaccia e vi possa riempire di entusiasmo. Contiamo di vedervi nelle date estive e, sicuramente, nelle nuove date autunnali che confermeremo nei prossimi mesi. Don't give it up!!!

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