martedì 30 ottobre 2012

NON SOLO METAL: IL MOSTRO E' IN TAVOLA... BARONE FRANKENSTEIN (1973)

IL MOSTRO E' IN TAVOLA... BARONE FRANKENSTEIN
1973
Paul Morrissey / Antonio Margheriti
Grottesco / Drammatico


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Il Barone Frankenstein vive insieme alla sorella/moglie ed il servo in un grande maniero. Qui lo scienziato necrofilo conduce macabri esperimenti su cadaveri per la creazione di una nuova razza di viventi i quali possano obbedire solo ed unicamente al suo volere. Per farlo, assistito dal suo servo, ha creato uno zombi femmina che sta per far rivivere con una forte scarica elettrica, ma prima deve completare uno zombi maschio, il quale, una volta rianimato, possa fecondare la femmina per dar così il via alla prole.
L'ultimo elemento mancante è un cervello sessualmente insaziabile e, trovandolo nella testa di un giovane amico di un pastore delle terre del barone, fa uccidere il giovane dal servo e ne ruba la testa.
Il pastore rattristato per la morte dell'amico - ed invitato a palazzo dalla baronessa per il suo continuo formicare nelle terre del barone - dopo essersi insospettito nei confronti di Frankenstein inizia a girovagare per il palazzo, alla ricerca della verità sulla sua professione.
Una storia che volgerà in tragedia.

Barone Frankenstein: "Per conoscere la morte, Otto, devi fottere la vita fino alle budella!"

Diretto da Paul Morrissey (che ne è anche lo sceneggiatore) e nientemeno che mastro Antonio Margheriti (che poco prima aveva realizzato La Morte negli Occhi del Gatto), Il Mostro è in Tavola... Barone Frankenstein è un film grottesco drammatico del 1973. Ad interpretare uno dei personaggi su cui ruota la storia - ossia Frankenstein - troviamo un giovanissimo Udo Kier che anni più tardi farà innumerevoli altri film, comparendo persino in Armageddon di Micheal Bay (1998).
In questo marasma di sangue e tette, troviamo una svariata quantità di cose a caso che vanno via via sovrapponendosi all'interno del film. Le scene di nudo non si sprecano - maschile o femminile che sia - arrivando persino a svelare l'ironia macabra del folle genio di Frankenstein nella scena in cui fa l'amore con lo zombi femmina. La naturalezza con cui Udo si destreggia nel suo ruolo, assieme alle curve pericolose che costellano il film, sono probabilmente la nota migliore del film, così come la trama, se non fosse snocciolata con una lentezza esasperante. Il finale inconcludente, anche se intuibile, fa da ciliegina a quest'accozzaglia di element, andando a porsi come termine all'enorme punto interrogativo che si sarà posto lo spettatore.
In sintesi: è l'ennesimo film su frankenstein in cui un folle gioca a fare il creatore di una specie o un "dio" creatore, questa volta imbottendo la storia con una simpatica vena erotica che sicuramente non guasta. Godibile sì, ma c'è di meglio.

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