II FREE FROM SIN 20 Luglio 2018 |
È il caso del secondo album dei power metaller Free From Sin, capitanati da nientemeno che Per Englund (Blacksmith, ex-220 volt), che a tre anni dal proprio debut omonimo torna a far parlare di se con questo II, dato alle stampe lo scorso 20 Luglio per Pride & Joy Music, full length composto da 11 tracce in cui i nostri risultano ispirati a destra ed a manca da band culto la cui traccia è ormai onnipresente nel filone, specialmente per quegli album dal sound classico, partendo da riff più duri in stampo 70s alla Judas Priest e Rainbow, vedi, rispettivamente, Break and Burn, Face of Christ o anche Deceiver, quest'ultima in un intreccio con note più moderne quasi alla ultimi Edguy che certamente non guastano.
Ai riff generalmente supercatchy tipici del genere si accostano amabilmente brani dalle pennate più pesanti e cupe, alle volte cariche i pathos, come The Unholy, ma ormai il danno è fatto. Non basta certamente un pezzo che esce dai binari della derivatività estrema a risollevare le sorti di un album intero.
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