venerdì 20 gennaio 2012

NON SOLO METAL: RESIDENT EVIL EXTINCTION (2007)

RESIDENT EVIL EXTINCTION
2007
Russell Mulcahy
Horror d'Azione


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Ben tre anni dopo l'uscita del secondo capitolo della saga Resident Evil (Resident Evil Apocalypse, nda), trova spazio sul grande schermo, ed in seguito anche nell'edizione DVD, il terzo figlio della saga tratta dal popolare videogame di casa Capcom omonimo. Dopo un cambio di regista ed enormi cambi nello stile di produzione il film fa un salto di qualità passando alla pressione glaustrofobica di una città oscura e minacciosa in cui ormai regna il caos, al mare infinito di sabbia generato da Resident Evil Extinction, film in cui succede di tutto e di più rendendosi noioso in diversi frangenti, nonostante le belle coreografie e l'esagerato sfruttamento degli effetti speciali dati da computer grafica per rendere il tutto più “spettacolare” possibile. E le scene son venute anche bene, ma il contenuto del film è ben minore di quello che sembri.


Cinque anni dopo la distruzione di Raccoon City e la fuga di Alice dal laboratorio di ricerca, il T-Virus è dilagato per tutto il mondo portando con se morte e distruzione, portando l'umanità sull'orlo dell'estinzione. I pochi umani rimasti in vita si sono radunati in piccole comunità nomadi costantemente in fuga dalle orde di non morti e dagli animali che, nutrendosi di cadaveri infetti, vengono contagiati dal virus, diventando essi stessi una minaccia.
Alice, fuggita dal laboratorio sembra essere la chiave per risolvere il problema del virus impazzito, e gli scienziati della Umbrella rimasti in vita si sono rilegati nel sottosuolo al sicuro dagli attacchi degli zombie. Il dottor Isaacs, brillante scienziato della società multimiliardaria, studia il modo per rendere gli zombie più controllabili e, quindi, riportare il mondo in una sorta di normalità apparente, ma per completare il quadro gli serve il sangue di Alice.




Un gruppo di superstiti in fuga costante dagli attacchi degli zombie, si trova faccia a faccia con un grosso stormo di corvi infetti. Gli animali resi impazziti dal virus ed altamente aggressivi hanno pessime intenzioni nei confronti della compagnia e, tra essi, c'è anche Carlos Olivera, uno della compagnia del precedente film, che aiutò Alice a fuggire dal laboratorio.
I corvi infetti che hanno invaso il campo nomade dei 

superstiti, pronti all'attacco
Al cadere di una lattina sul pavimento del pulmino (uno dei mezzi della carovana), i corvi vanno in agitazione ed iniziano ad attaccare i mezzi, tentando di sfondare i vetri; beccando e squartando tutto ciò che trovano sulla propria strada.
Alice, intercettata la richiesta d'aiuto della compagnia, giunge sul posto appena in tempo, e generando uno scudo di fuoco con i propri poteri psichici (?!) ed ampliandolo su più ampia scala, riesce a bruciare gli animali, risolvendo la situazione.


Isaacs viene morso da uno zombie durante la fuga
Alice sa di non poter restare con il gruppo, in quanto braccata dalla Umbrella, tuttavia propone alla carovana di dirigersi verso l'Alaska, in quanto li il virus sembra non essere giunto. Giunti a Las Vegas per rifornirsi prima del viaggio, tuttavia, il gruppo cade in un'imboscata tesa dagli uomini della Umbrella, che per l'occasione hanno portato sul posto alcune cavie zombie dell'esperimento di addomesticamento; l'utilizzo di poteri psichici da parte di Alice ne ha comportato la localizzazione sul pianeta. Nel conflitto, Carlos viene morso da una delle creature.
Alice riesce a raggiungere il covo mobile degli scienziati, tra cui c'è lo stesso Isaacs che, nella fuga, viene morso da uno degli zombie.


Carlos si fa esplodere con la cisterna della carovana
Deciso ad effettuare un attacco suicida per permettere ad Alice di entrare nell'Alveare per la seconda volta dopo sette anni, Carlo si lancia contro l'orda di zombie che accerchia la rete rinforzata che protegge l'ingresso dell'Alveare, e facendosi esplodere nella grande autocisterna del gruppo di nomadi, con dei candelotti di dinamite, fa piazza pulita di non morti. Alice, guidando un grosso Hammer passa rapida nel varco creatogli, sfondando i cancelli ed entrando con successo nella piccola capanna che fa da copertura per l'entrata.
Ad attenderla nell'Alveare c'è la seconda versione aggiornata del software di sicurezza che sostituì la Red Queen, ossia la White Queen. Il software intendendo aiutarla, la informa del mutamento avvenuto al corpo di Isaacs, in seguito all'esposizione al virus ed a una grossa assunzione di antivirus.


Ad attenderla nel cuore dell'Alveare, Alice si ritrova faccia a faccia con Isaacs, mutato in linea definitiva nell'imponente Tyrant, essere dall'aspetto grottesco ed una serie di tentacoli invece del braccio destro umano. Una forza sovrumana ed un'incredibile capacità rigenerativa sono le doti della creatura, che nella lotta, spinge Alice contro una delle capsule in cui sono contenute i suoi cloni, risvegliandolo.
Alice ferma i tentacoli di Tyrant con i propri poteri psichici
Uscita dalla capsule e lasciato il clone al suolo, Alice si rialza, pronta a combattere con tutte le sue carte il mostro, sfoderando i propri poteri psichici oltre alle proprie doti guerriere, che, tuttavia, si rivelano inefficaci contro l'evidente supremazia di Tyrant. I due si spingono a combattere fin dentro al tunnel in cui, all'epoca, vennero tagliuzzati tutti i membri della prima squadra di Alice, con la quale entrarono la prima volta nell'Alveare. Dalla sala di comando, il clone di Alice attiva i laser, affettando Tyrant una volta per tutte.


Immagine tratta da Gli Uccelli
di Alfred Hitchcock
Il film risulta piuttosto guardabile e la presenza continua sia di Milla che di Oded, rispettivamente nei ruoli di Alice e Carlos Olivera, garantisce un livello di recitazione non infimo. I dialoghi rispetto ai capitoli precedenti sono aumentati e lo scenario da horror è diventato apocalittico, cambiando quasi totalmente assetto. I colpi di scena nel film si contano sulla punta delle dita e la scena più eclatante è sicuramente il richiamo al film Gli Uccelli di Hitchcock, scena magistrale e di grande effetto, che volge verso l'esagerazione con l'arrivo di Alice.
Il personaggio di Alice è totalmente cambiato, invece delle enormi abilità nel combattimento troviamo una serie di poteri psichici sviluppati che le procurano forti mal di testa.
Anche in questo capitolo della saga troviamo una scena coi cani zombie fatti nello stile di Apocalypse, carne a brandelli ed aspetto inquietante sono all'ordine del giorno, ma a differenza dei precedenti capitoli qui ottengono un magro ruolo nel prologo della trama del film.


Nonostante tutto sia più o meno accettabile, una cosa lascia un po' perplessi c'è. Perché mai l'alveare ha bisogno di una copertura in un mondo apocalittico caduto in rovina popolato per lo più da zombie? Posso capire il recinto fortificato, ma perché la baracca decadente?
Tra pregi e difetti, Resident Evil Extinction si dimostra un terzo capitolo un po' fiacco, diretto discendente da un paio di assi; guardabile ma non eccelso.


Cast:
Milla Jovovich: Alice
Oded Fehr: Carlos Olivera
Ali Larter: Claire Redfield
Iain Glen: Dr. Isaacs/Tyrant
Mike Epps: L.J.
Spencer Locke: K-Marrt
Ashanti Douglas: Betty
Gary Hudson: Umbrella Captain
Linden Ashby: Chase
Jason O'Mara: Albert Wesker


VOTO:

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