sabato 28 gennaio 2012

NON SOLO METAL: VENOM - PERICOLO STRISCIANTE (2001)

VENOM
PERICOLO STRISCIANTE

2001
Fred Olen Ray
Horror, Thriller, Azione


Altri film dello stesso
anno recensiti
Brotherhood - La Fratellanza
Brotherhood 2 - Young Warlocks
Final Fantasy - The Spirit Within
Tanti direbbero che fare un film con dei serpenti infetti sarebbe una genialata, qualcosa di nuovo e fuori dal comune. Ma in un paese come gli Stati Uniti costantemente sotto l'effetto Twin Tower e il terrore di attacchi batteriologici all'antrace, film sulle armi biochimiche risuonano scontati e nemmeno così d'intrattenimento. Forse Fred Olen Ray, regista del film non ha pensato ai pro e contro di fare una pellicola come questa, tuttavia il risultato che ne deriva sono 90 minuti circa di sonagli, sibili, medici (sembra di stare in una puntata di E.R) e soldati (o JAG Avvocati in Divisa).

Fiero di una suspense il più delle volte vacillante e dialoghi infiniti tra ospedali e abitazioni civili, per scoprire cosa minacci la popolazione, il film tenta il tutto per tutto per tenere lo spettatore incollato allo schero, giocandosi la carta finale del più classico dei cliché dello zio Sam, una minaccia catastrofica, magicamente sventata. Magari se fosse esploso tutto sarebbe stato anche più divertente il film, ma queste sono cose che non sapremo mai - purtroppo.

Un gruppo di scienziati intenti a fare studi non ben chiari viene attaccato da un paio di terroristi infiltrati che, miracolosamente, riescono a fermare gli esperimenti apparentemente innocui che si stavano svolgendo all'interno, mandando tutto in fiamme con una potente carica esplosiva. Nell'esplosione, tuttavia, alcuni serpenti rinchiusi in teche di sicurezza riescono a sopravvivere, andando a rifugiarsi nel sottosuolo.
Dopo dieci anni una serie di scosse di terremoto inizia a far tremare la terra, creando fessure nel terreno. Da alcune fessure i serpenti, nel frattempo replicatisi in grandi quantità, riescono ad uscire alla luce del sole.

I cittadini ignari del pericolo entrano lentamente a contatto con questi serpenti. Un medico, insospettito dalla morte conseguita da un uomo morso da uno di questi serpenti, manda dei campioni a far analizzare alla moglie, da cui è separato, che lavorando al ministero della difesa avrebbe avuto accesso a laboratori migliori e risultati più attendibili.
La strana morte avvenuta per una malattia, spinge il dottore a mettere i pazienti in quarantena, quando una infermiera, tagliatasi con un pezzo di vetro infetto cade a terra svenuta ed altri pazienti entrati in contatto con persone morse iniziano a star male.

Il dottor Henning riesce a capire a seguito dei numerosi morsi di serpente, il nesso con gli animali e l'infezione che, ricevuti i risultati dall'ex moglie, risultano positivi ad un particolare ceppo dell'ebola. I superiori della donna, sapute delle analisi (opportunamente autorizzate) iniziano ad indagare su quante persone sapessero dei serpenti infetti.
Danneggiate le comunicazioni con il resto del paese a causa del terremoto e non ricevendo più notizie del dottore, la dottoressa Edmounton si dirige verso la cittadina colpita dalla catastrofe, portando con se i risultati delle analisi e vedendo i militari entrati in scena, mettendo in quarantena l'intera città.

La dottoressa Edmounton si taglia con un pezzo di vetro infetto, ammalandosi a sua volta. Henning scende in un sotterraneo abbandonato in cui pensa possano essersi rifugiati alcuni serpenti per catturarne uno e creare un antidoto per il veleno.
Tornato al laboratorio con un serpente nel sacco e preparato l'antidoto, Henning riesce a somministrarlo alla ex moglie appena in tempo.
Corsi dai militari per spiegar loro della creazione dell'antidoto per il veleno dei serpenti vengono entrambi catturati e legati ad un paio di sedie. L'ufficiale spiega loro che i serpenti erano un esperimento del suo dipartimento fallito e, per non far saltar fuori lo scandalo, era riuscito a convincere il presidente degli stati uniti alla morte di tutti gli abitanti della città e della necessaria sterilizzazione mediante un bombardamento a tappeto della zona.

Salito su un elicottero per fuggire prima del bombardamento, il militare non si accorge che, guarda caso, l'elicottero è pieno di serpenti. Ormai in volo e spaventato, inizia a sparare in preda al panico, colpendo un punto delicato dell'elicottero, che precipita al suolo, esplodendo.
Henning lanciatosi contro una lampada a fiamma presente nella tenda, riesce a spezzare le corde con cui è legato, appena in tempo. Liberata la donna i due si dividono, mentre lei va a dare il comunicato ai giornalisti al di la dei recinti attorno all'accampamento, il dottore corre a cercare una pistola a razzo, per segnalare la presenza di persone ancora vive. Trovato l'oggetto, l'uomo corre fuori dalla tenda, la volge al cielo e spara il colpo, poco prima che il pilota dell'aereo bombardiere colpisse.

Inutile, scontato, piatto, con cliché vecchi come il cucco divenuti il must del cinema televisivo americano, un film più per il pubblico casalingo che per le sale da cinema. Un buon rimedio per l'insonnia.

VOTO:

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